La Via Gallica
L’antica Strada Milano Aquileia
Le vie di comunicazione sono da sempre un’opera architettonica indispensabile nel contesto geo-politico delle nazioni e dei popoli. Il primo sistema ritenuto d’importanza strategica basilare è quello romano, quando la costruzione della strada era di competenza di magistrati e imperatori.
La vastità territoriale dell’impero romano richiedeva una rete viaria imponente e importante per collegare tutti i punti conquistati. Le grandi strade romane nascono all’interno di un progetto di architettura sicura e lineare. La necessità era di ordine militare: lo spostamento delle truppe in maniera veloce e sicura era la priorità. La parte commerciale arrivava in seguito, anche se sono i commercianti a segnare e usare le vie più efficaci.
L’interesse romano si focalizzava sui grandi centri urbani, tralasciando i piccoli borghi: nasce così la Via Gallica, che collegandosi alla Via Postumia, in Veneto, collega Milano al porto di Aquileia.
La Via Gallica collega i municipi romani della pianura padana: Milano, Bergamo, Brescia fino a Verona e collegandosi alla Via Postumia, che prosegue nella pianura veneta, nei pressi di Verona, collega le attuali Vicenza, Padova e Venezia, fino a Aquileia.
La Via Gallica passa vicino al Lago di Garda e serve i centri romani sul lago: Peschiera del Garda, Desenzano, Sirmione e Lonato.
Caratteristica principale delle Vie, era la linea retta evitando terreni facilmente inondati dalle acque di fiumi e torrenti e le asperità montane, morfologia necessaria per prevedere attacchi e imboscate. L’ingegneria romana non si ferma alla forma, ma è arrivata allo studio dei materiali di costruzione: il fondo stradale variava in base all’importanza della strada. Le vie terrenae, le strade locali, sono costruite in terra battuta, mentre le viae silice stratae, strade di lunga percorrenza, sono costruite in pietra. Sono prese in considerazione anche vie di livello intermedio, le viae glarea stratae, vie che collegavano i punti che avevano un certo interesse militare.
Nel mondo romano, l’apertura di una strada costituiva un avvenimento molto importante e la sua costruzione era riservata agli alti magistrati nel periodo della repubblica e agli stessi imperatori durante l’impero.
La prima tappa dell’antica strada Milano-Aquileia si trova a Cassina dè Pecchi (MI). È una colonia latina dal 181 a.C. ed è rimasta un’importante stazione di posta per la sosta dei cavalli e dei viaggiatori fino al 1854, quando sorse il troco ferroviario Milano-Treviglio e il paese perse parte del suo prestigio. I romani scelsero Cassina dè Pecchi come punto di ristoro perché proprio qui si trovava il miglior foraggio del circondario (fonte: Francesco Ogliari – storico). La storia racconta che pascolava la Varzese, l’unica mucca autoctona lombarda. Lo scrittore Antonio Saltini, nella sua “Storia delle scienze agrarie”, sottolinea che su questa strada, da Milano a Venezia, maturasse ogni mese una qualità di pera diversa.
Storia della Via Gallica
Oltre alla tradizione agraria della Pianura Padana, anche la grande storia passa su questa strada: Napoleone III arriva alla vittoria di Solferino, passando dalla via Gallica; Lorenzo Tramaglino, nel sedicesimo capitolo dei “Promessi Sposi” si ferma in un’osteria di questa strada mentre tenta di rifugiarsi dal cugino. Si trova un affresco di Leonardo da Vinci, quando alla fine del Quattrocento lavorando come artista e ingegnere alla corte di Ludovico il Moro, presso la Cascina Nuova (complesso rurale del XV secolo) sempre a Cassina dè Pecchi.
La comunicazione in tutte le sue forme è importante e strategica: dai romani ai giorni nostri, forse non si capisce bene l’importanza di tali opere per il bene comune.
Fonti: L’immagine di copertina è tratta dal sito: http://www.duepassinelmistero2.com/studi-e-ricerche/archeoastronomia/brixia/