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Valdobbiadene - Osteria
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Valdobbiadene – Osteria senza Oste

Valdobbiadene – Osteria senza oste multata dal Fisco.

All’Osteria senza oste di Santo Stefano di Valdobbiadene, una vecchia cascina fra i vigneti delle colline di Cartizze, nel cuore del Valdobbiadene Docg. Si entra, si consuma e si lasciano i soldi in una cassetta. Ci si serve da soli perché all’Osteria degli onesti, manca l’oste e gli ospiti versano l’obolo per quello che consumano. Un giorno è entrato il Fisco.

L’Osteria senza oste è una stanza di 10 metri quadrati di un rustico disabitato, uno spazio che ti porta ad ammirare i declivi dei vigneti degustando, seduto fra i filari, un calice di Prosecco, una fetta di soppressa, un pezzo di formaggio, un uovo sodo, del buon pane fatto in casa, i grissini, qualche piccolo dolce. Accanto alla stanza una stalla dove dimorano una mucca (con il vitellino appena nato) e un asino. Non c’è un’insegna né un parcheggio, ma solo filari di Cartizze. Il vecchio frigorifero anni Sessanta contiene le bottiglie di Prosecco di aziende della zona, sopra in un cesto di vimini i formaggi e i salumi prodotti dalla famiglia De Stefani che ha avuto l’idea di creare l’osteria. La porta è sempre aperta a tutti gli onesti.

Valdobbiadene osteria

Valdobbiadene – Osteria senza oste

Osteria senza oste – Come è nata?

L’idea è di un  imprenditore della zona, Cesare De Stefani, che ha comperato a Santo Stefano di Valdobbiadene un piccolo rustico che s’affaccia sulle vigne del Cartizze, aprendola ad amici per una fetta di salame e un buon bicchiere di bollicine Docg. Cibi semplici che l’oste lascia a disposizione dei passanti ed amici. Lui non c’è, ma nella vecchia cucina, che mostra i segni del tempo, c’è tutto quello che serve. Chiunque può entrare e servirsi.

Fisco

Un giorno nella Osteria sulle colline del Cartizze intorno a Valdobbiadene è entrato anche l’Ufficio delle Entrate di Montebelluna che ha lasciato una multa di 62mila euro.  Il fisco ha preso a parametro gli incassi di un locale simile nella marca trevigiana e hanno fatto il conto, dando anche una partita Iva e una ragione sociale all’Osteria che ne era priva.

Evasione

L’oste, Cesare De Stefani,  lasciava qualche salame e bottiglia di vino per gli amici che passavano di li per tacitarli se non lo trovavano. Poi, grazie al passaparola, sono arrivati gli amici degli amici ed altra gente, anche da fuori provincia. Gente onesta che consumava e lasciava una offerta libera per ciò che si era gustato.  La cassa era una “musigna” alquanto datata. Ma per il fisco, ha spiegato lo stesso imprenditore, questa è un’ attività “in nero” che realizza un’evasione stimata in 62 mila euro. Una attività imprenditoriale non dichiarata.

Il presidente della Provincia Leonardo Muraro: Azione aberrante” da parte del fisco. Il presidente della Regione Luca Zaia: «È il segno del disfacimento dell’Italia».

Colpa del Comune?

Di chi la colpa di questa esagerazione? La Direzione regionale del Veneto della AdE ha scaricato tutto sul comune di Valdobbiadene intervenendo ufficialmente sulla incredibile vicenda della “Osteria senz’Oste”: il Comune ha richiesto una ispezione nel 2010 e fu emessa anche una ordinanza comunale di chiusura. L’Ufficio Controlli della Direzione provinciale di Treviso ha proceduto agli accertamenti in seguito a segnalazione del Comune di Valdobbiadene che, il 27 settembre 2010, aveva rilevato “l’esercizio di un’attività di somministrazione di alimenti e bevande in assenza di autorizzazione comunale”.

Il sindaco di Valdobbiadene

Il sindaco di Valdobbiadene Bernardino Zambon, replica:  non era un atto dovuto.  Se lo  fosse stato l’Agenzia delle Entrate sarebbe dovuta intervenire nel 2010 e non nel 2014. Il mio è un atto amministrativo, il loro è fiscale, sono due cose diverse.

TAR – Ricorso respinto

L’Oste “che non c’è” ha in seguito presentato ricorso al Tar del Veneto, che ha però confermato lo svolgimento di un’attività di somministrazione di alimenti e bevande. Motivo: nel locale c’erano i cartellini con l’indicazione dei prezzi. L’accertamento è quindi da considerare un atto dovuto in presenza della segnalazione del Comune.  Conclusione: proteste da tutta Italia ed anche una interrogazione parlamentare. Il sottosegretario dell’Economia e Finanze Enrico Zanetti scriverà al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera sul caso della multa 62mila euro perché valuti l’opportunità di seguire molto da vicino, per i profili di sua competenza, la vicenda che – aggiunge – continuerò a seguirne gli sviluppi, sempre più convinto dell’urgenza di mettere mano alla Convenzione tra Mef e Agenzia delle Entrate proprio per costruire linee di indirizzo idonee a rendere meno conflittuale il rapporto tra fisco e contribuente, senza nulla togliere all’efficienza dell’azione di vero contrasto all’evasione fiscale. 

Un paesaggio fantastico. Tutto era magico, l’aria, il silenzio, il parcheggiare tra i filari, senza recare disturbo, per poi percorrere tra la natura pochi metri per scoprire l’osteria senza oste in uno scenario unico. Questa era l’Osteria senza Oste di Valdobbiadene dove si mangiava salame e si beveva Cartizze con gli amici.

 

 

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