La Barcolana spegne cinquanta candeline
Trieste attende più di duemila imbarcazioni a vela, pronte a solcare le acque del golfo sotto il segno del vento in poppa. Siamo nel 1969 e proprio nel capoluogo regionale del Friuli Venezia Giulia è partita con cinquantuno iscritti, mentre oggi è da Guiness dei Primati. La domanda che si erano fatti gli organizzatori è questa: “Hai una barca a vela?” “E allora puoi gareggiare!” E così inizia l’avventura della regata più grande del mondo. Oggi i Paesi ospitati sono più di ventisei dimostrando con la grandezza della manifestazione quante persone vivono e amano il mare. La prima Barcolana si è svolta con il sole e il vento che soffia leggero da sud-ovest: i pescatori che lavorano nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia chiamano questo vento “garbin”.
La formula
Le misure di partecipazione si basano su lunghezza, galleggiamento e stazza, da qui si possono organizzare le regate. Le prime sono gli yacht nobili con stazza, vele d’avanguardia, rating. Insieme alle imbarcazioni monoscafo è possibile vedere catamarani e trimarani. Le autorità Fiv concedono una data a fine stagione estiva e la seconda domenica di ottobre si corre la regata più affollata del mondo. Gli organizzatori chiamano tutti i circoli velici e riservano un premio per ogni categoria.
Armo Velico
L’Armo Velico di un’imbarcazione rappresenta il numero e tipo di vele e alberi.
- Sloop – armo più comune caratterizzato da un solo albero con due vele.
- Cutter – simile allo sloop, ma con due o più fiocchi.
- Catboat – ancora simile allo sloop, privo di fiocco e con l’albero posizionato più avanti.
- Ketch – due alberi dove l’albero maestro più alto davanti e l’albero di mezzana più arretrato.
- Iolla o Yawl – albero di mezzana a poppavia dell’asse del timone, più piccolo e di bilanciamento.
- Schooner – due alberi e un bompresso, l’albero maestro arretrato, albero di trinchetto avanzato più basso.