Intervista a Micaela Palmieri
Tre di una coppia perfetta di Micaela Palmieri è un romanzo che parla di una storia di amicizia, di amore, di innocenza e di dolore. Un passaggio di testimone da una generazione all’altra. Un sodalizio fra tre amici che vivono la solitudine dell’adolescenza, la scoperta del mondo, del sesso e dell’amore, insieme, in un rapporto di simbiosi eterna. Come una persona sola.
1. Il tuo libro comincia con gli anni dell’adolescenza. I tre protagonisti vivono esperienze devastanti che faranno loro sfiorare anche la morte. Capita anche oggi in forma amplificata. Gli adolescenti sono più fragili e più soli?
Giulia, Maria e Marco vivono l’adolescenza con una ferocia lacerante, un po’ come spesso capita anche oggi, divisi tra fragilità e solitudine. Si catapultano tra le traversie di quegli anni, insieme, si spalleggiano, sono complici e si appoggiano l’uno all’altro. Fanno cose pericolose, vivono esperienze devastanti che faranno loro sfiorare anche la morte, ma restano uniti. E’ questa la loro forza e allo stesso tempo anche la loro debolezza. Come spesso capita, la vita verrà a chiedere il conto. E una notte diventerà lo spartiacque delle vite di Giulia, Marco e Maria. Qualcosa tra loro si spezzerà per sempre.
2. Il tuo romanzo ci vuole dire che alla fine l’amicizia tra persone di sesso diverso è impossibile per via dei sentimenti?
L’amore è un sentimento che a volte divide. E così capita ai miei protagonisti. Il loro rapporto simbiotico con il tempo cambierà faccia: tra loro si insinuerà quel sentimento che complica tutto e spiana la strada al peggio di ciascuno. Un carico di dolore che Giulia Marco e Maria si porteranno dietro, ognuno a modo suo. Non potranno più condividere le sofferenze e le gioie ma soltanto subirle. Non sempre l’amore ha questi effetti devastanti, per fortuna. Nel mio romanzo c’è un personaggio che è una ventata di bellezza: la nonna di Giulia che incarna l’amore e lo rende proprio come dovrebbe essere: totale e disinteressato.
3. Racconti un sodalizio tra tre ragazzi che però entra in crisi quando uni dei tre rompe il cerchio e guarda fuori. E’il pericolo dei rapporti claustrofobici?
Arriva un momento nella vita che le decisioni vanno prese, anche le più dolorose. Così capita a Giulia. Sarà lei che riuscirà ad affrancarsi dalla coppia di tre. Si libera da se stessa, ritorna dalla sua famiglia e scopre un baratro di emozioni irrisolte. E’ lei la voce narrante della storia. Conosciamo Giulia da ragazza e poi la vediamo diventare donna, cambiare, smettere di cercare la salvezza in una persona e trovarla dentro di sé. Il testamento spirituale attraversa la sua vita, travolge l’amicizia con Maria e Marco, si appoggia sul prezioso rapporto con la nonna. La Francia sarà la sua seconda possibilità, la sua vita nuova.
4. I rapporti umani sono difficili. Dal tuo romanzo emerge una linea di solitudine che accompagna tutta la storia…
È il tre il minimo comune denominatore della mia storia. Nonostante la vita e le scelte separino i miei tre protagonisti, il sottile filo che li lega non li abbandonerà mai del tutto. C’ è un passaggio ne Il giardino dei Finzi-Contini che mi ha sempre emozionato. Il protagonista è a pezzi per aver perso Micol, la donna che ama. Suo padre gli dice: “Nella vita se uno vuole capire sul serio come stanno le cose di questo mondo, deve morire almeno una volta. Ed è meglio morire da giovani”. Ecco, questo è il significato della mia storia. Questo è lo spirito attraverso cui Giulia riesce a rinascere dalle ceneri di un rapporto totale e complesso. Non tutti i protagonisti del mio romanzo avranno la sua forza.
Tre di una coppia perfetta: Trama
Giulia, Maria e Marco, amici da sempre, uniti da un legame viscerale nato sui banchi di scuola. Tre caratteri diversi ma complementari, un triangolo perfetto che sembra destinato a durare per la vita. Ma quando l’amicizia diventa amore tutto cambia e il triangolo si rivela una forma imperfetta da cui qualcuno è escluso. Le vite dei tre amici si intrecciano in un succedersi di passione, dolore, morte e abbandono che li trascinerà in un turbine di eventi che cancelleranno per sempre la loro innocenza.
Un viaggio nella memoria, un testamento spirituale come estrema possibilità di cambiare le cose e di sopravvivere ai sensi di colpa. Per riscattarsi, nonostante tutto.
Una storia intensa e appassionata di amicizia, amore, coraggio e solitudine, un romanzo psicologico e di formazione che racconta le illusioni dell’adolescenza dove l’amicizia è una promessa che, in modo o nell’altro, dura per sempre.
Chi è Micaela Palmieri?
Micaela Palmieri è nata a Milano. Giornalista, ha iniziato nelle radio private, poi è passata a Rai2 e infine al Tg1 dove attualmente è redattrice. Appassionata di studi classici, è laureata in Giurisprudenza e Storia.
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