SPIRITO NUOVO – IL SALOTTO VENEZIANO MODERNO
Da fine Seicento fino ai primi anni del Novecento, nelle residenze dei nobili o di qualche illuminato benestante, si incontravano poeti, pittori, letterari e politici. Erano luoghi di completamento del sapere dove ognuno contribuiva con la propria arte alla formazione di una consapevolezza. La frequentazione di questi salotti era una sorta di rito dove ognuno ricopriva un ruolo ben preciso all’interno di quella società ma ricercava, anche, un modo per poter portar a termine i propri progetti e trovare chi credesse in lui. I musicisti si esibivano con composizioni alla moda, i poeti recitavano le loro poesie e i pittori esponevano le loro opere. In questi salotti si entrava su invito e per presentazione da parte di un personaggio già conosciuto e stimato dalla padrona di casa. In tutta Italia moltissimi furono i salotti da quelli torinesi delle marchese Alfieri e Rorà a quelli milanesi di Pietro Verri e Clara Maffei; da quello fiorentino di Fortunata Sulgher a quelli napoletani di Tommaso Cornelio e Paolo Mattia Doria e ovviamente veneziani tra cui quello di Isabella Teotochi Albrizzi. Non dobbiamo dimenticare che questo tipo di cultura era presente in tutta Europa, in particolar modo in Francia, dove bisogna assolutamente ricordare il salotto letterario di Catherine de Vivonne de Rambouillet.
Questo mondo fatto d’arte, però, piano piano si spense. Forse tutta colpa di quella società industriale che si andava a formare.
Torniamo con il pensiero a Venezia: in questa città dove il sole bacia l’acqua e da questa unione nascono infinte note di colore che affascinano qualsiasi visitatore. Respiriamo l’aria intrisa di salso che percorre ogni calle, ogni campo ed ogni rio. Ed ecco affacciarsi sul Canal Grande palazzi antichi, che nascondono bellezze artistiche intrise di ricordi ma osservano silenziosi il trascorrere del tempo. Nelle loro quieti sale echeggia il suono di un pianoforte. La melodia si espande lungo i corridoi e le stanze, niente e nessuno la interrompe. Ecco che un gruppo di persone si raccoglie attorno al principe degli strumenti. Nessun fiato, nessun respiro, solo il suono. Il pianoforte inizia a dialogare con il violino, con il flauto ed infine la voce. Il canto soave della voce umana avvolge tutti i presenti. Gli spettatori diventano parte integrante di questo spettacolo. Si interagisce direttamente con la musica e con chi la crea. Mille emozioni e mille sensazioni si alternano in ciascuno di noi perché l’arte diventa un tutt’uno con l’anima delle persone. Non è solo un sogno, è la realtà.
Ecco rinascere lo splendore dei salotti veneziani grazie al musicista Matteo Gobbo Trioli e all’architetto Francesco Gerbaudi. Con la loro semplicità, ospitalità e con quella gentilezza d’altri tempi accolgono tutte quelle persone che vogliono riempire il cuore d’arte. Nel “loro” salotto vi sono pittori, letterati e musicisti e persone da ogni parte del mondo. La musica e lo stare insieme sorseggiando del buon Thè, mangiando qualche pasticcino e colloquiando di tante cose, diventa il tramite per conoscere quella realtà che ormai credevamo perduta. Tra uno spettacolo e l’altro, l’arte culla ogni singolo spettatore e lo aiuta a trovare le note più profonde della propria psiche. Ogni loro evento che sia fatto di musica, canto, poesia o prosa diventa un momento unico nel suo genere. Una volta conosciuta la meravigliosa realtà di Matteo e Francesco ci rendiamo conto di non poterne più fare a meno perché, proprio l’incontro con Spirito Nuovo (questo è il nome che hanno scelto di cui Matteo alla direzione artistica e Francesco alla direzione scientifica), diventa un’alleanza unica che almeno una volta nella vita tutti dovrebbero provare. Questo è musica, poesia e conoscenza.
Spirito Nuovo è un vortice di emozioni e può essere definito con le parole di Giovanni Allevi ovvero “la musica non è questione di numeri, ma di emozioni vissute da individui e ogni persona è unica e irripetibile, a suo modo infinita”.
Matteo e Francesco hanno ricreato un mondo magico pieno di nuove sensazioni, un nuovo modo di vivere i salotti, un mondo intriso di Spirito Nuovo.