Sesto al Reghena – Guida utile a uno dei borghi più belli d’Italia.
Sesto al Reghena, splendido borgo in Friuli Venezia Giulia è un luogo in qualche modo legato ad Aquileia, città patrimonio dell’UNESCO, che se pur di tono minore rispetto alla più conosciuta Aquileia, merita tutta la vostra attenzione e la programmazione di una visita almeno di una mezza giornata.Sesto al Reghena è uno dei borghi più belli d’Italia, ed è una cittadina di origini romane ed è situato in Friuli Venezia Giulia e fa parte della provincia di Pordenone. Il filo rosso che lega queste due realtà ricche di arte è la loro storia in comune nel periodo del Patriarcato di Aquileia e di un importante re Longobardo: Carlo Magno. Sesto al Reghena, dal nome del fiume che scorre nei pressi, è un piccolo comune con una bella Abbazia Benedettina, Santa Maria in Silvys, senz’altro da vedere sia per la ricca esposizione di opere d’arte, in maggior parte sculture lapidee di epoca romana e medievale, che per la misticità che vi si respira. Questo paese vanta antiche origini romane ed era un luogo usato come stazione di rifornimento per i viaggiatori diretti a nord. Il paese si sviluppò molto durante il periodo di dominazione longobarda e successivamente venne invaso dagli Ungheri nell’anno 889 d.C.
Sesto al Reghena – Abbazia di Santa Maria in Sylvis
Dopo, l’Abbazia, fu ricostruita più importante di prima fino ad assumere l’aspetto di un “castello medievale” circondato da fossato e mura dove si contavano ben sette torri difensive. Della fortificazione, ben conservato, rimane il torrione dell’ingresso da cui si accede, attraverso un ponte in pietra che ha sostituito il ponte levatoio, allo spiazzo interno su cui affacciano i più significativi edifici: abbazia, campanile, residenza abbaziale, palazzo della Cancelleria ecc. La facciata del torrione d’ingresso è dominata da un affresco dove è rappresentato il “Leone di San Marco” (di fine ‘400) e lo stemma di signori veneziani legati sia ad Aquileia che a Sesto. La crescita economica dell’Abbazia Benedettina donata ai Patriarchi di Aquileia attorno all’anno 1000 D.C. garantì agiatezza e floridità ai monaci ed agli abati, tanto da far loro commissionare opere architettoniche, pittoriche e scultoree ai migliori artisti operanti nell’area veneto-friulana.
Sesto al Reghena – Gli Affreschi
La Basilica eretta nelle forme romanico-bizantine (tre navate, cripta interrata e presbiterio sopraelevato) è decorata da un ciclo di affreschi della scuola di Giotto (1316-1320 D.C.). Nella cripta si conservano l’urna di Santa Anastasia, splendido monumento di età longobarda, la quattrocentesca Pietà in pietra arenaria da attribuire ad un maestro tedesco, e l’Annunciazione risalente agli inizi del XIV secolo. Carlo Magno sosteneva l’ordine benedettino e fece preziose donazioni all’Abbazia e, per celebrare la sua magnanimità, fu raffigurato nel ciclo di affreschi cavallereschi (di carattere profano) della loggetta situata alla sinistra dell’ingresso prima del portone della chiesa. Anche il centro storico di Sesto al Reghena ricorda tempi medievali e merita di esser visitato. Non mancate di soffermarvi e ristorarvi in uno dei tanti punti eno-gastronomici che offrono piatti per tutti i gusti e le tasche altrimenti vi perdereste l’anima di un posto unico al mondo.
Sesto Al Reghena – Come arrivarci
Sesto al Reghena è al centro di numerose vie di comunicazione e quindi raggiungere questa località è molto semplice. Si può raggiungere il paese attraverso l’autostrada A28 passando per Azzano Decimo, Pordenone e Sacile, oppure con l’autostrada A4 che attraversa Sesto al Reghena a sud e si allaccia con l’Autostrada A28 nei pressi di Portogruaro.