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Isola di Sant'Erasmo

Sant’Erasmo

Sant’Erasmo: “l’orto de Venexia” nella Laguna Nord

A Venezia, città storico artistica che il mondo ci invidia, c’è una realtà paesaggistica e naturalistica  denominata Laguna Nord conosciuta principalmente perché comprende isole famose quali Burano, Torcello, San Francesco del Deserto. Esistono però anche altre due piccole isole chiamata “delle Vignole” in cui I veneziani coltivavano le viti e di Sant’Erasmol’orto de Venexia”che fra queste isole è, in quanto a dimensione, la più grande.

Dando una occhiata ad una mappa satellitare della zona, l’isola di Sant’Erasmo si distingue poco, confondendosi fra le altre , più evidenti in quanto maggiormente edificate. A confondere le acque ci si mettono poi le secche, le barene,  e le diverse sfumature di colore che la laguna assume in relazione alla profondità dei fondali.

Come raggiungere Sant’Erasmo

Per quanti non possiedono mezzi propri per la navigazione regolamentata della Laguna, l’isola è raggiungibile con i motoscafi pubblici da Venezia-Murano oppure da Treporti dove si arriva anche in auto. Sant’Erasmo, a tutt’oggi, è priva di un sistema di traghetto o ferry perciò dell’auto dovete far a meno.

In caso, organizzandovi, potrete trovare mezzi di locomozione privati. In generale, i pochi abitanti dell’isola, possiedono barchini e sull’isola si spostano in bicicletta.

L’isola, pur essendo a poca distanza dal centro storico di Venezia, è fuori dai percorsi battuti dal turismo di massa e offre al visitatore la possibilità di osservare un’altra Venezia, un ambiente non meno storico (e prova ne sono ad esempio le fortificazioni) e nel tempo stesso intatto in quell’equilibrio sapiente ma precario che costituisce l’ecosistema lagunare.

L’orto della Serenissima

È un’isola verde che, non a torto, viene chiamata, da sempre, “l’orto della Serenissima” dato che, già anticamente, i veneziani avevano destinato a coltivazione tutto il territorio (8,5 x 2,5  km circa).

Sant’Erasmo è un’isola che possiede un’antichissima tradizione di agricoltura e pesca. Segnò il confine tra laguna e mare fino alla fine del XIX secolo, quando la costruzione di dighe foranee apportò un forte cambiamento nella morfologia delle bocche di porto.

Passeggiando si attraversano campi coltivati ad ortaggi, fra cui spicca lo speciale carciofo violetto, vigneti e frutteti. Si incontrano aziende agricole e antiche peschiere. C’é chi vende i prodotti dell’orto, chi ospita i bambini nella fattoria didattica, chi produce il miele al carciofo….purtroppo le antiche peschiere , destinate ad allevamenti ittici, sono abbandonate.

Dal punto di vista naturalistico potrete fare birdwatching ed, in stagione, avvistare fagiani, piovanelli, storni, cavalieri d’Italia, ecc. ..di quest’isola colpiscono soprattutto il silenzio e l’aspetto rustico.

Continuando la passeggiata arriverete fino alla Torre Massimiliana, una massiccia fortificazione militare asburgica, di forma stranamente cilindrica, che si affaccia all’altezza delle bocche di porto del Lido e situata poco distante dalla piccola spiaggetta del “bacan” dove sembra sia possibile ancora incontrare pescatori che vendono direttamente il loro pescato. Attualmente la torre, restaurata nel 2004, viene aperta al pubblico in occasione di mostre, eventi ecc.,

La chiesa del Cristo Re

Per tornare indietro senza arrivare a Punta Vela, la zona più incolta, dopo aver costeggiato la spiaggetta potreste attraversare l’isola e riprendere il battello vicino alla piazzetta dove troverete  la chiesa del Cristo Re, del XX secolo.  All’interno è conservata una tela della scuola del Tintoretto raffigurante il martirio di Sant’Erasmo. alla bella facciata degradata dal centro ai lati secondo segmenti verticali segnati da lesene  e movimentati, nella parte superiore, da elementi curvilinei. All’interno è conservata una tela della scuola del Tintoretto raffigurante il martirio di Sant’Erasmo.

Silvana Foffano

Silvana Foffano
Dopo un periodo di studi e lavoro nel settore architettura mi sono dedicata all'insegnamento ricavandone motivazione e soddisfazione.Ho proseguito i miei studi nell'ambito della formazione specialistica per poter acquisire le metodologie utili all'apprendimento, in relazione al quale ho svolto attività di docenza per conto dell'Università "Cà Foscari" di Venezia.Attualmente sono Docente Discipline Geometriche, Architettoniche, Scenografia, Arredamento presso Scuole Medie Statali di I° e II° grado.