Ristorante La Santissima – Il cibo genuino di una volta.
Qual è il problema di una persona quando va al ristorante? Quello di mangiare bene e di trovare un ambiente accogliente e bello. Sulla strada che da Pordenone si diparte per la collina della “Stua”, conosciutissima dai pordenonesi per la sua caratteristica di dire loro come sarà il tempo della giornata, si arriva, dopo qualche chilometro nella zona di Polcenigo e costeggiando brevemente dal basso la montagna verso Vittorio Veneto, si trova un chiaro cartello che indica le sorgenti del fiume Livenza. Andare a vederle può riempire di soddisfazione un’intera giornata e, trenta metri prima a sinistra ci accoglie il ristorante “La Santissima”.Il Ristorante la Santissima si trova infatti proprio vicino alle dolci chiare acque di questo fiume che sono tali sulle sorgenti come vorrebbe vederle forse il Petrarca, ma che invariabilmente s’ingrossano in città per arrivare lente e pesanti a sfociare nell’adriatico. Entriamo e l’accoglienza e perfetta: il titolare Claudio è lì di persona: poche parole gentili e disponili; ti viene fame; lo chef Luca Redivo sarà lì a soddisfare la proposta canonica ma legatissima ai prodotti del territorio, quindi a chilometro zero, che comunque, se anche fosse a cinque chilometri sarebbe sempre del territorio friulano straordinariamente fecondo.
La Pitina
La regina degli antipasti è sicuramente la “Pitina” che si unisce agli altri affettati saporitissimi. La Pitina è uno stranissimo salume perché è una polpetta, abbastanza dura al tatto e ricoperta di una muffa, benefica all’esterno che ne esalta le proprietà organolettiche; infatti, a un primo piccolo assaggio dischiude un’esplosione di sapore al palato che parla di carni di alpeggio miste a sensazioni di spezie montane tra cui il finocchietto selvatico. La portavano e la portano in tasca i pastori per sfamarsi durante la settimana con il pane raffermo. Poi arrivano i primi piatti e, tra una pasta con funghi freschissimi e un riso indovinato, prevale il “Tocchetto Palù”, una specie di gnocco inventato da questo ristorante, fatto con farine di farro e di riso in egual misura, straordinario come friabilità al palato. È condito con tutto, ma noi lo abbiamo preferito con tocchetti di trota e una lenta salsina di accompagnamento che ci ha fatto delibare almeno per dieci minuti. Tra i secondi piatti c’è una vasta scelta di carni tra le quali prevale un eccellente capriolo con la polenta che non si scioglie in bocca ma si volatilizza tanto è cotto perfettamente. Per non farci mancare nulla, abbiamo gustato il piatto più semplice del mondo: una trota Fario, di taglia media e di carne bianchissima, fatta ai ferri e condita con olio d’oliva extra-vergine ed un pizzico di sale al bisogno. Si chiude con un vassoio di dolci del posto e con il caffè di rito. Claudio e sua moglie Michela vi accoglieranno ogni giorno a pranzo e a cena ad eccezione del lunedì sera e del martedì.
Il menù sopra descritto arriva a 30 – 35 Euro con un litro di buon vino della casa, ma ci sono a disposizione molte buone etichette da scegliere.
Ristorante “La Santissima” via Santissima, 3 – 33070 Polcenigo (PN).
Telefono 0434.74185 – www.lasantissima.it