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Pensare a colori – Il bianco

Pensare a colori?  Potrebbe farci stare meglio.

Pensare a colori. Alcuni grandi pensatori greci erano convinti che l’uomo potesse esser preda degli “umori” e decretavano: lo stato d’animo influenza il pensiero! Per fare questa grande constatazione loro ci pensavano anche! E ci stavano! ……si divertivano così!e ci hanno lasciato grandi opere. A noi vien forse da dire che avevan scoperto l’acqua calda? Macchè ci abbiam messo 2000 anni per affermare che il “meccanismo della mente” è un mix di chimica!…. (riferendosi allo scambio che avviene fra le sostanze agenti auto-organizzate, vedi sinapsi ecc.).

Il Bianco ed il Nero.

Direte subito con una punta di insofferenza: non sono colori!   E’ vero.   Per bianco si sintende la somma di tutti i colori(luce) mentre  per nero si intende l’assenza dei colori (assenza di luce). Prendiamola così, sul concreto, ed immaginiamo di recitare una parte e guardare al nostro pensiero con il distacco del non-colore bianco come se fosse qualcun altro a farlo. Diventiamo dei buoni attori! Distacchiamoci dal nostro io.

Perché pensare con sei colori? Per dirigere l’attenzione su ogni singolo aspetto del problema e far si che la nostra sia una scelta non reattiva, istintiva e darci il tempo di sviscerare.  Un giorno potreste ringraziare voi stessi….ed accrescere la vostra stima. Pensare intenzionalmente con “l’abito” di un determinato colore vuol dire darsi delle regole  valide per noi stessi o da condividere.  Si tratta di mettersi  nei  panni di …. sei colori.

Ripassiamoli:

Bianco Colore neutro- visione oggettiva dei fatti

Rosso Colore emotivo –vederci rosso

Nero Colore negativo- veder tutto nero

Giallo Colore positivo-mettersi gli occhiali “rosa”

Verde Colore creativo- risvegliare la natura

Blu Colore del controllo e dell’organizzazione- dirigere l’orchestra.

Ritorniamo al colore bianco. Pensare con il colore bianco può essere considerato il non discutere. Cosa si deve fare? Limitarsi a riferire i fatti o ciò che si crede essere tali senza argomentare  in merito.  E’ vietato esprimere una opinione!

Fare un paragone col modo di elaborare del computer può aiutare a capire. Il PC è imparziale ed obiettivo. Non offre interpretazioni e non esprime giudizi. Indossare l’”abito bianco” significa essere neutrali  ed agire come il computer.  Ccapisco se  dite che vorreste che il vostro PC vi coccolasse un po’ ….invece pretende, guai se sbagliate a digitare, imparziale arriva “no found”.

Nelle  società occidentali, dove in un incontro ognuno cerca di “portare l’acqua al suo molino”,  la decisione finale diventa per forza di cose una soluzione  fra vincitori e vinti come se da salvare fosse il proprio ego. Funziona così si deve vincere!   E’ come se nel nostro DNA mancasse il termine mediazione (che non è compromesso).

In altre culture, invece,  è fondamentale innanzitutto l’ascolto su cui indirizzare l’attenzione e  l’assenza di preconcetti.   Sono le diverse informazioni  emesse una dopo l’altra a fornire l’oganizzazione dell’idea. Il fatto importante è che nessuno ha idee prefabbricate da difendere. Proviamo anche noi a far così e si aprirà un nuovo mondo.

Pensare nella modalità dei sei colori è una disciplina e un orientamento e potete rivolgerla a voi o chiedere che un altro si metta nei panni di.

Prossimamente scopriremo le caratteristiche del pensare con gli altri cinque colori! 

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Silvana Foffano

Silvana Foffano
Dopo un periodo di studi e lavoro nel settore architettura mi sono dedicata all'insegnamento ricavandone motivazione e soddisfazione.Ho proseguito i miei studi nell'ambito della formazione specialistica per poter acquisire le metodologie utili all'apprendimento, in relazione al quale ho svolto attività di docenza per conto dell'Università "Cà Foscari" di Venezia.Attualmente sono Docente Discipline Geometriche, Architettoniche, Scenografia, Arredamento presso Scuole Medie Statali di I° e II° grado.