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Gola formata dal torrente Pioverna
L'Orrido di Bellano

Orrido Bellano – La Lombardia più nascosta

Il Lago di Como

Un paesaggio raro vicino a Milano

 

Il Lario ha da un lato la provincia di Lecco e dall’altro la provincia di Como e nel mezzo le sue acque azzurre e intense rendono unico ed affascinante questo angolo della Lombardia. Il fiume che forma il lago è nato dal ghiacciaio Adda ritirato dopo milioni di anni, conformando un territorio fantastico, lasciando impervie montagne e ondulate colline, vallate strette e scoscese e altre vaste e armoniche, piccoli borghi e città, paesi di lago e villaggi di montagna. Il fiume Adda si estende a Sud fino alle porte di Milano.

Il territorio del lago offre di ammirare la sua beltà usando i servizi messi a disposizione: la navigazione del lago permette di muoversi liberamente in battello con piccoli spostamenti tra città, con crociere paesaggistiche e culturali nei luoghi manzoniani. Alessandro Manzoni è la figura principale di una zona speciale ricca di cultura e conoscenza. Il percorso sul lago sfiora giardini d’innumerevoli splendide ville, musei, parchi, castelli e torri, abazie, forti, alternati a piacevoli spiagge e piccoli centri. La scena lacustre non termina con il Lario, trovando a Sud i laghi briantei quali Montorfano, Alserio, Pusiano, Segrino e Annone.

 

Orrido di Bellano

Ci sono voluti quindici milioni di anni, fin dal tempo del disgelo del ghiacciaio Adda, a formare la gola di Bellano, dalle acque del torrente Pioverna che per erosione ha scavato una gola profonda nel tratto tra Taceno in Valsassina e Bellano. Questa meraviglia della natura è visitabile grazie alle passerelle costruite nella roccia per ammirare le cascate, le pareti levigate, la vegetazione, le grotte scavate dall’energia dell’acqua dove creano uno spettacolo affascinante e singolare.

L’Orrido di Bellano è stato sfruttato industrialmente nei precedenti secoli, oggi è un’attrattiva paesaggistica unica. Nei secoli XVI e XVII la famiglia bellanese dei Denti aveva costruito alla bocca del Pioverna le proprie fucine per la lavorazione del ferro estratto dalle miniere della Valsassina.

 

 

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