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Mezzomonte ed i suoi fossili

Mezzomonte: il paese dei fossili

Mezzomonte – La prima tappa del percorso archeologico

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei luoghi della pedemontana pordenonese, dove si scoprono i resti lasciati dalla storia delle Ere geologiche che si sono succedute nel corso di vita del nostro pianeta. Il percorso è diviso in tre tappe. Oggi affrontiamo la prima tappa che si snoda prima di entrare nel paese di Mezzomonte, che si scorge già dalla pianura perché costruito a metà del monte.

Le prime tracce scritte su Mezzomonte risalgono al 963, quando questa località è nominata come una dei due villaggi d’altura situati nel circondario del castello di Paucenico di cui Ottone I fece dono al vescovo di Belluno.

Studi sulla parlata locale e sulla toponomastica del luogo hanno considerato l’ipotesi che i primi insediamenti di Mezzomonte possano risalire all’epoca pre-romana, epoca in cui genti di stirpe gallica si sono fermati qui grazie alla particolare protezione offerta dai rilievi.

Nella prima tappa del percorso archeologico affiorano calcari che presentano organismi fossili tra i quali si trovano Brachiopodi (Phylum Brachiopoda) appartenenti all’Ordine dei Terebratulida.

Partendo dal Ristorante “Da Toni” e proseguendo a piedi o in auto verso la strada che conduce al piccolo centro abitato di Mezzomonte, frazione del comune di Polcenigo (PN), lungo le rocce che costeggiano la strada, rispettivamente a quota 360 metri s.l.m. e 700 metri s.l.m., è possibile osservare il primo affioramento fossilifero di tutto il percorso, risalente all’Oxfordiano superiore.

I Terebratulida di Mezzomonte

Nel Giurassico i Terebratulida rappresentavano una delle forme predominanti tra i Brachiopodi e riguardo la formazione della scogliera, si trovavano localizzati a livello della sua parte centrale o della scarpata esterna. Se ne sono stati trovati in notevole quantità all’interno degli affioramenti, e questo fa dedurre che quest’ultimi possano rappresentare, in termini di ambiente colonizzato, un’antica zona avanscogliera. Spiegando brevemente le caratteristiche, un Brachiopoda è un organismo marino che si nutre di elementi in sospensione. Sono apparsi nel Cambriano e hanno avuto una larga diffusione in passato, soprattutto nel Paleozoico, mentre oggi sono rappresentati solo da circa duecentocinquanta specie. La riduzione delle specie viventi di Brachiopodi, rispetto alle numerose specie che popolavano anticamente i nostri mari, si deve al fatto che tali organismi subirono, dal Devoniano in poi, una forte decimazione dovuta all’impatto delle grandi estinzioni di massa. Tali fenomeni, che si ripeterono più volte dal Precambriano al terziario, come conseguenza di mutazioni ambientali e climatiche, portarono alla scomparsa di molti esemplari che, con la loro estinzione, lasciarono nicchie ecologiche libere, ben presto occupate da nuove comunità di organismi più adatte ad affrontare i cambiamenti ambientali. Nel caso dei Brachiopodi, al loro declino fa seguito un grande sviluppo dei molluschi Bivalvi.

Nel caso dell’affioramento di Mezzomonte sono stati rinvenuti numerosi esemplari peduncolari appartenenti all’Ordine Terebratulida.

Mario Fontana

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Imprenditore e libero professionista con esperienze maturate in ambito amministrativo e finanziario presso aziende di media-grande dimensione in Italia ed estero. Editore di Marca Aperta. Docente di matematica e contabilità, manager di imprese manifatturiere e servizi, esperto in amministrazione e commerciale.