La marca da bollo aumenta: quanto e perché.
La marca da bollo è aumentata. Che genere di atti riguarda? Quando aumenta? La marca da bollo è un tipo particolare di carta-valori, simile ad un francobollo, usato come pagamento per la convalida di atti e documenti pubblici (ad esempio, atti notarili, dichiarazioni, passaporti, ecc.). La marca da bollo è in pratica una imposta con un aumento entrato in vigore con la legge 71/13 di conversione del Decreto legge del 26 aprile 2013 n . 43. Di quanto aumenta? Che atti riguarda?
L’aumento è pari al 10%. Questa imposta riguarda: le fatture che contengono importi non assoggettati ad Iva; gli estratti conti o altri documenti di accreditamento o addebitamento per somme superiori a euro 77,47; ricevute o lettere commerciali presentate per l’incasso presso gli istituti di credito per somme inferiori a 129,11 euro.
La marca da bollo da 16 euro serve gli atti rogati o autenticati da un notaio o altro pubblico ufficiale; le scritture private contenenti convenzioni anche unilaterali che regolino rapporti giuridici di qualsiasi specie; istanze, memorie, ricorsi, dirette agli organi dell’amministrazione dello Stato e degli enti pubblici territoriali tendenti ad ottenere rilasci di certificati, cioè provvedimenti amministrativi.
Marca da bollo – Esenzioni
La marca da bollo non è dovuta se: l’importo indicato sul documento è inferiore a 77,47 euro; si tratta di quote associative e contributi liberali/donazioni ad associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali e sportive (D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642); l’importo è assoggettato all’Iva; il documento è già assoggettato ad imposta di bollo o esente per legge.
L’esenzione riguarda: onlus iscritte all’apposita Anagrafe presso l’Agenzia delle Entrate; associazioni di volontariato iscritte al Registro regionale del Volontariato (L.266/91); federazioni sportive e Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni.
Aumento per l’Abruzzo
L’aumento della marca da bollo servirà a recuperare 1,2 miliardi di euro per la ricostruzione in Abruzzo, a seguito del disastro sismico, con la riparazione degli immobili danneggiati e la costruzione di nuove abitazioni. Il trasferimento assicurato dovrebbe essere di 197 milioni di euro annui, alle zone dell’Abruzzo colpite dal terremoto del 6 aprile 2009, dal 2014 al 2019. Può essere rimborsata? No.
Marca da bollo e giustizia
La marca è cara e pregiudica le opposizioni contro le multe: l’anticipazione forfettaria o anche detta marca da 8, passa a 25 euro. Un aumento fortissimo. Questa la misura dell’aumento prevista dalla legge di stabilità sulla marca da bollo da 8 euro, pagata dagli utenti della giustizia per l’avvio delle cause (cosiddetta “anticipazione forfettaria”, dovuta quale rimborso per le notificazioni richieste all’ufficio giudiziario, a titolo di diritti, indennità di trasferta e per le spese di spedizione). L’anticipazione passa così da 8 a ben 25 euro ( 3 volte).
Nelle cause fino a 1.100 euro bisognerà pagare, oltre al contributo unificato di 37 euro, anche l’anticipazione di 25 euro. Per un totale 62 euro: un importo che, in molte occasioni, potrebbe essere superiore alla stessa somma in contestazione. L’incidenza è forte su tutte le cause, qualsiasi sia il valore.
La marca da bollo rischia di far pesare i costi della Giustizia a chi ha poche disponibilità finanziarie.