Mantova Capitale Italiana della Cultura
La scelta per il 2016 come capitale italiana della cultura è Mantova.
Dopo Cagliari, Lecce, Perugia, Siena e Ravenna nel 2015, la città designata per il 2016 dalla Giuria di Selezione, e proclamata dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini è Mantova. La città era in finale insieme con altre nove candidate: Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni.
La vincitrice che rimarrà in carica per un anno oltre allo scettro di capitale riceverà un milione di euro e l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità. La carica durerà tutto l’anno, come in Europa. A prendere la decisione è stata la commissione presieduta da Marco Cammelli.
L’iniziativa di eleggere una città italiana come capitale della cultura segue l’iter previsto in sede europea ed è volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché sia recepito in maniera sempre più diffusa il valore della cultura per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la conservazione delle identità, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo.
Mantova Patrimonio dell’Unesco
Dal luglio 2008 Mantova, la città d’arte lombarda, insieme a Sabbioneta, sono state inserite nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Le realtà storiche accomunate dall’eredità lasciata loro dai Gonzaga che ne hanno fatto tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo.
La sua ricchezza storica e architettonica si erige nel periodo rinascimentale italiano partito da Firenze: il Rinascimento nei suoi aspetti specifici si diffuse poi in tutta Europa dalla metà del XIV secolo a tutto il XVI secolo ed ebbe come obiettivo primario il recupero e la rivalutazione della classicità antica come modello della naturalità dell’uomo e dei suoi valori terreni, mettendo in discussione la visione religiosa che aveva influenzato la cultura di tutto il periodo medioevale.
Mantova ed i Gonzaga
I Gonzaga sono stati una delle più note famiglie principesche d’Europa e sono stati i protagonisti della storia italiana ed europea dal XIV al XVIII secolo; Governarono Mantova, come signori a partire dal 1328, poi come marchesi e duchi sino al 1707. Governarono inoltre il marchesato e poi ducato del Monferrato; rami cadetti governarono in Italia: il Ducato di Guastalla, il Ducato di Sabbioneta, i marchesati di Vescovato, Luzzara, Palazzolo e Castel Goffredo, Castiglione e Solferino, i principati di Bozzolo e Castiglione, la contea di Novellara. All’estero un ramo cadetto governò i ducati francesi di Nevers, Rethel, Mayenne e il principato di Arches. Mantennero un ruolo di primo piano nel contesto politico italiano ed europeo grazie ai loro ambasciatori e a un’abile politica matrimoniale, che aveva portato a rinsaldare i rapporti con l’Impero, la Spagna, la Francia e con le dinastie sovrane e le famiglie nobili più in vista del tempo.
Aumentarono ancora il proprio prestigio legandosi in matrimonio nel XVII secolo con una delle più importanti famiglie reali d’Europa, gli Asburgo, quando Eleonora Gonzaga divenne la prima imperatrice della casata, sposandosi nel 1622 con Ferdinando II.
Grazie al fatto di aver promosso per molti anni la vita artistica e culturale al più alto livello, la loro fama divenne incontrastata. La collezione artistica dei Gonzaga, denominata la “Celeste Galeria” era famosissima dato che comprendeva opere degli artisti più rinomati del Rinascimento e dell’ Età Barocca; fu poi venduta in gran parte al re d’Inghilterra Carlo I quando i Gonzaga si trovarono in difficoltà economiche. I sovrani di Mantova, oltre alle arti visive, si contraddistinsero anche per aver sostenuto molte grandi opere letterarie e musicali.