La matematica non è un’opinione
La vita quotidiana insegna come affrontare le situazioni. Manca il professore di matematica, così ci sono tante supplenze, gli studenti studiano altre materie e a volte si ritorna a casa prima.
Questa situazione sembra surreale e invece, manca il professore di matematica. Tutto l’ambiente si sta prodigando per trovare l’insegnante di matematica, tanto che ogni mattina si ha la speranza che succeda. Il programma è in ritardo di un bel po’, gli studenti forse si sono dimenticati, dove fosse arrivato il precedente, ma il professore manca.
Un’auto parcheggiata fuori dall’edificio ricorda che un professore di matematica esiste, in carne e ossa, ma non è per noi, è per altri, e così a noi manca il professore di matematica.
Nasce una domanda: “Che cosa farò, domani, nell’ora in cui il professore di matematica manca?” All’attivo mancherebbe anche l’insegnante di italiano e storia, ma purtroppo manca il professore di matematica, perché allora non porto un’altra materia che ho il compito in classe tra qualche giorno.
E intanto sullo scaffale, il libro di matematica prende polvere, il programma rimane fermo e tutti si domandano quando arriva il professore di matematica. Abbiamo usato sempre la forma maschile per comodità, ma ci piacerebbe che arrivasse anche una professoressa di matematica, brava, preparata e disponibile a insegnare quelle cose che servono al futuro degli studenti.
Dai su, niente polemiche, niente pensieri negativi, manca solo il professore o la professoressa di matematica. Codesto è un breve racconto nato improvvisamente una mattina un po’ freschetta, davanti a un computer, aspettando una giacca professionale che va su e giù da un luogo a un altro, prima di mettersi a lavorare seriamente e durante la trepida attesa che la tua compagna ritorni a casa con il suo calore e amore.
Ti chiamiamo a gran voce o professore di matematica. Benvenuto.