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Lodovico Coccon la viola di Mogliano Veneto

Lodovico Coccon

Lodovico Coccon, la viola di Mogliano Veneto

Un distinto musicista e docente in contatto con i più celebri musicisti.

<<Mogliano è bella, verde, vicina a Venezia, piena di iniziative nel campo musicale che lasciano ben sperare >>. Lodovico Coccon così descriveva Mogliano Veneto, la città considerata luogo ideale di soggiorno per l’aristocrazia veneziana e trevigiana e luogo di nascita della celebre soprano Toti Dal Monte (1893-1975), l’usignolo d’Italia. Tra le presenze illustri moglianesi un posto distinto spetta anche al violista Lodovico Coccon, nato a Venezia nel 1923 ma residente per lungo tempo a Mogliano. Il giovane violista inizia precocemente la carriera concertistica come prima viola dell’Orchestra di Radio Roma, in seguito come docente al Conservatorio di Venezia, Pesaro ed infine a Roma; quest’ultima sede vedrà il germogliare di un grande sodalizio artistico con Severino Gazzelloni (1919-1992), il flauto d’oro. Durante la sua lunga e valorosa ascesa artistica stringerà collaborazioni artistiche e una fitta rete di relazioni con nomi illustri: Igor Strawinsky, Bruno Walter, Ildebrando Pizzetti, Paul Hindemith, Luigi Nono. Tra i concertisti: Uto Ughi, Maurizio Pollini e Dino Asciolla. Il compositore svizzero Ernest Bloch (1880-1959), autore della Suite Samatra, per viola sarà fortemente ammirato dall’interpretazione di Coccon, al punto da esprimere un parere davvero promettente. Lucio Liviabella, ex-allievo del M° Coccon, ci confida:

[…] Donò al violista una foto con dedica e disse che la Suite doveva essere eseguita nella sua Ginevra. “E solo da Lodovico Coccon”. Bloch gli aveva detto che: “Si trovava su un piroscafo nelle isole del Borneo e la Suite racconta di questo viaggio. All’inizio si ode il grido di alcuni uccelli, forse gabbiani. Arrivo a Sumatra (inizialmente avevo pensato di intitolare la Suite Sumatra).[…]

La straordinaria capacità comunicativa del maestro Coccon sarà determinante anche nell’insegnamento ad una folta schiera di allievi, che avranno parole di compiacimento e di affetto. Nel presentare l’artista, lasciamo ricordare a chi ha vissuto molto più vicino di noi, la sua vicenda artistica e didattica, in particolare il M° Lucio Liviabella, violista dell’Orchestra Sinfonica della RAI e già docente al Conservatorio di Torino:

[…] Mi sono diplomato sotto la sua guida al Conservatorio di Pesaro e la sua comunicativa, che si è rivelata anche nei suoi concerti come direttore d’orchestra, è stata per me, e una folta schiera di allievi, fonte straordinaria di fuoco interiore. È questo fuoco lo ha accompagnato tutta la vita, alle volte mascherato dietro la parvenza di genio e sregolatezza, sempre generoso, abbondantemente. Grazie Maestro.[…]

Queste incisive e commoventi parole delineano i tratti distintivi della personalità artistica ed umana di questo importante musicista e didatta. A noi spetta solo la rievocazione, sia pure solo in modo breve, della sua singolare personalità d’artista, dell’ attrazione e della profonda vitalità di un musicista amato ed ammirato, degno di approfondimento.


1 – In terra veneziana si ricorda anche la figura di Nicolò Coccon (1826-1903) organista e compositore, primo maestro alla Basilica di S. Marco e docente al Conservatorio di Venezia. A.a. V.v. Enciclopedia della Musica, a cura di Guido Sartori, Ricordi, Milano, 1964, p. 347.
2- La suite è stata composta in origine a New York tra il febbraio e il maggio 1919 per viola e pianoforte e poi orchestrato tra giugno 1919 e il marzo 1920. Bloch ha detto di essersi ispirato alle isole lontane come Java, Sumatra e Borneo. Per quanto riguarda la dedica e le foto si precisa che provengono dal sito: www.linoliviabella.com, ultima consultazione, 19/03/2015, e dalla collezione privata del M° Lucio Liviabella.
3 – Ibidem.

Andrea Bayou

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Fondatore e Presidente del centro culturale G.J. Antiga.