Marca Aperta Rivista di informazione e cultura Una spia in Laguna
Autore: Prof. Cristiano Meneghel
Venezia 16 ottobre 1617, all’alba. Sior Zane, sior Zane una voce entrò dalla finestra che dava sul canale.
Rivo, rivo, esclamò Giovanni Moroni alzandosi dal letto ancora intontito dal sonno e, muovendosi in una oscurità interrotta da qualche filo di luce che entrava da sotto la porta, aprì una delle quattro ante della finestra per sporgersi e capire chi lo stesse chiamando. Nella stanza entrò una folata di acqua stagnante e feci. Nella foschia mattutina a malapena si riusciva a distinguere da dove provenisse la voce.
Sior Zane, sior Zane, la xe convocà in palasso. Disse il messo stando ritto sul traballante sandolo i cui due barcaioli coi remi lo tenevano distante a prua e poppa dalle rive, facendoli segno di salire sulla barca con loro e che a tal scopo era stata messa a disposizione.
Va ben, va ben, Tonio, rispose Moroni riconoscendo chi lo stava chiamando, rivo, ma vegno a pìe par conto mio. Diseghe che tra un poco son là, aggiunse, salutando i tre con la mano aprendo totalmente il battente.
Moroni sbadigliò tendendo verso l’esterno le braccia ed inarcando la schiena.
Non si può mai stare in pace pensò mentre si toglieva la lunga camicia da notte.
Una spia in laguna è un thriller ambientato nel Golfo di Trieste nel XVII secolo, quando una spia della Serenissima in incognito sbarca nella laguna di Grado con l’intento di scoprire inganni, artifici e intrighi amorosi, ma si troverà di fronte a episodi inaspettati.
Copertina – Una spia in laguna
Cristiano Meneghel
Biografia Autore
Cristiano Meneghel è un giovane docente di storia e filosofia nato a Grado e residente ancora nella sua amata isola. Dopo la maturità come geometra si laurea in Storia della Chiesa con la tesi sull’Azione Cattolica nel secondo dopoguerra. Studioso e cultore della storia gradese e veneziana, ricerca e scopre documenti e avvenimenti realmente accaduti ponendo l’accento su storie nascoste e segrete, portate alla luce per una chiara propensione alla condivisione.
E’ curatore della trascrizione del diario seicentesco “Notabilia quadam” elaborato da Valentino e Matteo Dragogna già notai a Gorizia, promosso dall’ Istituto Storia Sociale e Religiosa di Gorizia.
Ha collaborato con Lucia Pillon per il riordino dell’archivio parrocchiale gradese ed è autore di diversi articoli inerenti alla storia di Grado e dell’Isontino apparsi su diversi libri e riviste. Pubblica saggi e numerosi articoli storici, è richiesto in numerosi salotti culturali, dove la ricerca dell’arte e della cultura sono pane quotidiano. Partecipa a varie trasmissioni televisive nazionali di cultura e arte. Autore di “Cose gradesi da mangiare” edito dall’Istituto Storia Sociale e Religiosa di Gorizia.
Articoli Marca Aperta
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