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Teoria della scelta immortale
TEORIA DELLE SCELTE

La teoria della scelta: se fossi immortale che cosa succede

La teoria della scelta

Se fossi immortale cosa succederebbe? Beh, sicuramente non avrei paura della morte perché la mia vita continuerebbe all’infinito e potrei sempre fare delle scelte.

Certo non potrei ritornare indietro e scegliere quello che un tempo ho scartato, quindi il rimorso o la malinconia di quello che non ho scelto rimarrebbe. Inoltre questo sentimento sarebbe infinito, come tutte le non scelte che ho fatto e potrei rifare.

Ogni volta che scelgo la mia vita, prende una direzione e difficilmente, continuando a fare delle scelte, avrei la possibilità di riavere una non scelta del passato. Mi spiego meglio: oggi scelgo e la mia vita prende quella strada, ma se avessi fatto il contrario lo scarto non ci sarebbe.

Bene, anche dopo molto tempo, anche se per puro caso tutte le mie scelte mi portassero a quello scarto, sarebbe comunque molto difficile riconsiderarlo come valido, perché il tempo è passato, io ho fatto altre esperienze, sono cresciuto, ho cambiato opinione su alcune cose ho vissuto.

Ad ogni modo ci sarebbero tante altri rifiuti, quindi il problema della paura rimarrebbe solo riversato su tutti gli scarti che non ho seguito.

Il protagonista

Il protagonista, quando arriva a destinazione, ha paura perché si rende conto che aveva un corpo da robot e questo comporta anche la perdita di alcune caratteristiche tipiche dell’uomo.

Non avere più sentimenti ma anche non provare dolore fisico, sono delle rinunce difficili da affrontare. Come si fa ha vivere in eterno, perché il tuo corpo non può morire, senza sentire o provare qualcosa?

Il viaggio è fare tutte le avventure che affrontano e aiutato, avere un corpo fatto di un materiale indistruttibile può essere una cosa bella? Non provare dolore fisico e bello?

Mah, non auguro a nessuno di stare male o di provare dolore. Io sto vivendo un momento molto delicato della mia salute, mi piacerebbe ritornare indietro, stare bene. Niente farmaci, niente controlli medici, niente tensioni e ansie.

Se all’improvviso perdi qualche giorno della tua vita e non ti ricordi di niente, non e bello. Non rinuncerei ai miei sentimenti, che adesso sono anche dei tormenti, per un corpo robotizzato. Rinunciare alla parte umana, ma più fragile, non penso mi piacerebbe.

Se tutto va bene, se non hai mai provato il male, come fai ha sapere che quello che stai vivendo è il bene? I due opposti ci devono essere per comprendere il significato delle cose.

Per esempio se non sai che prendere un pugno fa male, ti faresti dare molti pugni in faccia e non, perché non sai che si sta bene senza prenderle.

Susanna Coriandoli

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Insegnante di materie umanistiche e scrittrice.