Nicolò Sordo
Smile at strangers: un sorriso agli sconosciuti
- Chi è Nicolò Sordo?
Uno che ha un brutto cognome. Uno che scrive. Uno che si mette in scena. Uno che ha poca voglia di lavorare. Uno che se non facesse questo, potrebbe tranquillamente fare qualcos’altro. Un giovanissimo talento che ora è solo un giovane talento. Una “x” in erba che ora è nel prato da un po’. - Come si è avvicinato al teatro e alla recitazione?
Per sbaglio, soprattutto al teatro. Volevo capire a cosa servisse, nell’era dei video e dei social. Ora che ho capito che non serve a niente, ho risolto il problema. Non è la mia ragione di vita, o di morte. Non credo sia insostituibile: si può fare anche a meno di farlo. - Quali sono i temi che più ti stanno a cuore?
Mi stanno a cuore le persone più che i temi. Quando incontro delle persone, che poi iniziano a starmi a cuore, può nascere qualcosa di bello. Mi piace raccontare gli altri. Ora, nella performance “SMILE AT STRANGERS”, sto raccontando storie di sconosciuti in frasi brevi, piccoli frammenti. Non so perché. - Realtà e Palcoscenico hanno le stesse espressività ed emozioni?
La realtà è mille volte migliore. Il palcoscenico è finto, è inutile, è un po’ “oscenico”. Dopo un po’ ti viene la faccia da attore ed è la fine. Il palcoscenico è il luogo di lavoro degli attori, dove fanno semplicemente gli attori. Non c’è niente lì. Ci vuole la realtà e basta, il più possibile. Non si può più mentire. - Che cos’è per lei la cultura?
Per me la cultura è la curiosità verso l’altro. La cultura è salutare quelli che incontri, ascoltare quello che dicono, non stare troppo da soli, e credere che, in fin dei conti, l’uomo è buono. - Dentro o fuori il limite?
In base ai limiti decido di starci dentro o fuori. Cerco sempre di fare quello che mi sento, con la massima sincerità possibile. A volte c’è un modo di procedere, a volte scompare. Cerco di volare, di non tagliarmi le ali di non preoccuparmi. Faccio il mio regalo a chi mi viene a vedere, a chi mi legge. È un regalo. Uno può decidere di tenerci ferma una porta o un tavolo che balla, buttarlo via o portarselo nel cuore. - Quali sono i progetti futuri?
Il mio progetto presente, passato e futuro è SMILE AT STRANGERS. Proporre e realizzare questa performance in Italia e all’estero. Vorrei che tutti le mie energie confluissero qui.
Nicolò Sordo Biografia
Nicolò Sordo è autore drammaturgo e attore. Studia con: Renato Gatto, Toni Cafiero, Riccardo Bellandi, Nicoletta Robello, Andrzej Leparsky, Adriano Iurissevich, Karina Arutyunyan, Michele Modesto Casarin, Alessio Nardin, Sandra Mangini, Susan Proctor, Vladimir Granov, Antonino Varvarà, Roberto Cuppone, Ted Keijser, Laura Moro, Nelly Quette, Marco Sgrosso, Ambra D’Amico, Paola Bigatto in possesso di Diploma di allievo attore.
Narrativa
Narrerò da me – 2007 – Edizioni Il Filo
Lunghe Evanescenze – 2009 – Autoprodotto
Vuoto di Favole – 2012 – Jago Edizioni
Drammaturgia
The Zizzi’s Howl – 2012 – Compagnia Filastrofici & Roberto Zanetti – drammaturgo e attore.
Willie e Carillon – 2012 – Compagnia Filastrofici – drammaturgo e attore.
Momo e l’albero dei pensieri – 2013 – Compagnia Filastrofici – drammaturgo e attore.
Spettacolo vincitore del premio “OFFerta Creativa 2014”
Vuoto di Favole – 2013 – Compagnia Filastrofici – drammaturgo e attore.
La commedia vermiglia – regia di Paola Bigatto e Michele M. Casarin – 2014 – Accademia Teatrale Veneta drammaturgo e attore
Agamennone – regia di Ambra d’Amico e Nicoletta Robello – 2014 – Accademia Teatrale Veneta
drammaturgo e attore
Nozze di sangue – regia di Marco Sgrosso – 2014 – Accademia Teatrale Veneta
drammaturgo e attore
Augusto ha il potere negli occhi – 2014 – Compagnia Filastrofici & Roberto Zanetti – drammaturgo e attore
Minor Time – 2014 – Compagnia Filastrofici & Roberto Zanetti – drammaturgo e attore
Testo vincitore dei corti teatrali in lingua veneta 2014
Tajarse Fora – 2014 – Compagnia Filastrofici – drammaturgo
Orfani Bianchi – 2015 – Compagnia Filastrofici – drammaturgo e attore
nicolosordo@libero.it ; facebook.com/filastrofici