VALERIA ROSSI
Cantate la vostra canzone.
Una domanda all’universo che diventa realtà. La trasmissione di Rai1 “Ora o mai più” diventa un’occasione spericolata tra reality e talent. Valeria Rossi nata a Tripoli ma cresciuta a Mentana in provincia di Roma, ha esordito nell’estate del 2001 con il singolo, “Tre parole” pezzo scritto da Liliana Richter, Francesco Cabras e Valeria Rossi. Questo brano è stato scartato dalla partecipazione al Festival di Sanremo 2001 nella categoria “Giovani”, ma è poi diventato il tormentone estivo dello stesso anno. Dopo il grande successo di “Tre parole” Valeria Rossi si racconta al grande pubblico e cantate la vostra canzone.
- Chi è Valeria Rossi?
Questa domanda è importante e ricorrente nella mia vita. Penso che bisognerebbe seguire un filo conduttore della vita perché oggi ci sono tante dissociazioni ed è un rischio troppo grande appoggiarti su stereotipi o convinzioni all’esterno di te. L’esterno è un paesaggio pericoloso con molte variabili e ricollegandomi all’esperienza della trasmissione “Ora o mai più” io non m’identifico col mio personaggio ma credo sia una bella occasione. Credo che bisognerebbe mantenere una certa distanza dalle cose per poterle apprezzare.
- Quali sono i temi che ti piace cantare?
Secondo me l’ego dell’artista deve farsi un pochino da parte, e in sostanza non deve stabilire a priori razionalmente i contenuti che vuole far emergere. Io faccio una selezione di argomenti perché mi piace dare delle cose in più e desidero condividere anche in modo orizzontale qualcosa in più. Credo che per costruire bisogna avere questa bivalenza. Cantare una canzone. Sovente penso a questo ed è ricorrente nella mia vita.
- Che cosa ne pensi dell’eternità?
L’eternità arriva quando si riesce ad avvicinare la propria essenza, lasciare l’animo aperto non contrastarlo. Ho chiesto all’universo e mi ha regalato questa circostanza. Non ho mai pensato di essere eterna, ma forse il mio ego non è così accentuato e quindi, vorrei magari lasciare che i messaggi della mia musica siano eterni.
- La trasmissione “Ora o mai più” che cos’è per te?
Sono molto contenta, l’avevo chiesta all’universo una circostanza del genere, per cogliere l’opportunità di dare qualcosa in più e prendere qualcosa in più perché tutto diventi costruttivo. Mi fermo spesso a pensare alla circostanza che l’universo mi ha donato e sto raccogliendo tanto perché è un’esperienza talmente spericolata perché mi permette di trovare nuovi stimoli e confini anche insieme alla mia coach, Orietta Berti. Facendo meditazione la gara e il gioco sono entità tra reality e talent che hanno diversi confini e credo che stia ridisegnandoli.
- Ci sono progetti artistici nuovi?
Penso che dopo la trasmissione “Ora o mai più” ritorno ai miei progetti insieme a molti artisti e la collaborazione con l’ambiente scolastico.
- Vuoi lasciare un messaggio al nostro pubblico…
Mi piace dire: “Cantate la vostra canzone”.