L’esperienza di una diciottenne oggi
Il nome scelto è di pura fantasia, ma l’intervista è autentica, di una studentessa di un liceo veneto.
Chi è Anna Rossi?
Sono una persona socievole, che fin da piccola si trova a suo agio interagire con le persone, e così ho sofferto un po’ con i periodi di lezione in DDI. Ho sempre preferito i discorsi, i dibattiti, alle lezioni puramente frontali. Pratico atletica, ma in generale amo lo sport. Penso sia un elemento fondamentale per una persona, perché t’insegna a gestire l’ansia, ad affrontare la fatica e a superare le sconfitte. Per me sono aspetti fondamentali, e credo anche per ogni studente. Sono una persona determinata, “perfettina”, questo può essere visto come un aspetto negativo, ma io penso sia un aspetto positivo del mio essere.
Perché ha scelto questo indirizzo scolastico?
Partendo dalle scuole medie, sono sempre andata bene in tutte le materie, mi piacevano tutte, ma ho sempre avuto una preferenza per le materie scientifiche, quali la matematica e le scienze. Non so se questo sia dovuto al fatto anche che avevo un bravissimo professore, quindi la mia scelta di fare lo scientifico è stata quasi naturale. La scelta delle scienze applicate invece, è dovuta al maggior numero di ore di scienze, all’informatica, visto proprio il periodo storico in cui viviamo diventata fondamentale.
Ci racconta qualche soddisfazione avuta in questi anni?
Ovviamente si! Parto dal semplice voto alto, che non è mai semplice, ma comunque è una soddisfazione. Penso al piacere dei progetti scolastici: io ho fatto teatro e il mettermi in gioco, esporre davanti a un pubblico, è una soddisfazione, riuscirci. E’ stata una soddisfazione anche andare ed esporre la nostra opera teatrale a Grossetto, al premio Gaber. Altre soddisfazioni ad esempio, sono state le qualifiche ai regionali con lo squadrone di atletica. Quindi ci sono state molte soddisfazioni durante il mio percorso scolastico.
Lei ha altre passioni?
Come già detto prima una delle mie passioni più grandi, se non la più grande è l’atletica, sono più al campo che a casa. Amo proprio lo sport in generale, mi piace guardare qualsiasi sport. Altre passioni sono le camminate in montagna, sciare e viaggiare. Inoltre mi piace sperimentare le cucine e le culture diverse dalla nostra, amo cucinare soprattutto le colazioni, sembrerà strano ma mi piace fare sempre colazioni diverse. Adoro guardare film e leggere libri.
Ci consiglia dei generi?
Per quanto riguarda il genere letterario che preferisco, non ne ho uno in particolare, il genere cambia a seconda del periodo in cui mi trovo, se ho un periodo scolastico duro preferisco un libro più “leggero”, quando studio tanto alla sera ho bisogno di riposarmi, quindi scelgo dei romanzi. Non so come definirli, amo i romanzi che sembrano veri, che parlino di attualità, ma dove c’è sempre un pizzico di magia. Se invece penso all’estate, quando ho più tempo, e riesco a concentrarmi di più, adoro leggere i classici, perché fuori dal contesto scolastico sembrano più belli! I classici sono fondamentali per la nostra cultura, per comprendere la nostra cultura.
Ha dei progetti futuri?
Ho già superato il test per Biotecnologie, la scorsa primavera, quindi il mio progetto futuro è di iniziare l’università a Padova… Poi si vedrà.