La bella vita di libraio
- Quando nasce la storia della famiglia Tarantola?
Partendo proprio dalle origini, noi veniamo da Montereggio (MS) che è una frazione del comune della Lunigiana Mulazzo in provincia di Massa Carrara, dove sono partite le famiglie storiche dei librai italiani. Durante la metà del Settecento, uno dei primi librai dal nome Francesco Tarantola il quale era stato autorizzato dalla Grande Duchessa di Parma ad andare in giro a vendere libri. In certe zone non era possibile vendere i libri, era proibito, così nascondevano i libri nelle gerle e li coprivano con delle pietre. Quando i librai venivano fermati, facevano vedere le pietre e li lasciavano passare.
- Che cosa rappresenta Montereggio nel mondo della cultura italiana?
Montereggio è il centro della cultura del libro e il centro della cultura italiana. Rappresenta il dialogo, il confronto e la serenità di persone che fanno e diffondono cultura. Non esiste distinzione tra librai, scrittori e editori. E’ un luogo conviviale.
- Ci racconti la sua storia a Belluno.
La storia dei Tarantola a Belluno parte nel 1915 con mio nonno, un bancarellaio, perché vendeva libri su di una bancarella, aprendo poi una libreria con mia zia e successivamente con mio papà. L’evoluzione di famiglia è arrivata a me e adesso a mia figlia Caterina. La cosa bella è che ci siamo tramandati questa passione e oggi abbiamo un archivio librario importante.
- Qual è il libro più antico in archivio?
Pensandoci, abbiamo testi del Cinquecento, Seicento per continuare fino a oggi.
- Che cos’è oggi fare il librario?
Io svolgo questo lavoro in pratica da sempre, oggi la crisi sta facendo sparire realtà piccole ma anche importanti. Io sto bene con me stesso e ho il piacere di trasmettere questa passione a mia figlia Caterina che l’ha colta. Io con lei stiamo creando un ambiente accogliente, che va oltre il libro, cerchiamo di far stare a loro agio le persone vivendo un ambiente culturale dove si respiri ancora il profumo del libro. Le persone sono sempre di corsa con mille impegni, cerchiamo di fermarci un attimo a sentire la voce di un libro.