La lista delle invenzioni DAD
La scuola è giunta al suo capolinea anche durante l’emergenza Coronavirus. Per i sopravvissuti è stato un brutto periodo, ogni giorno notizie nuove un contatore di contagiati, defunti e guariti.
La scuola è stata chiusa per circa quattro mesi e milioni di studenti si sono trovati a casa pensando di essere in vacanza. Invece è nata la didattica a distanza, una nuova didattica, sorta per compensare la mancanza della scuola ogni giorno.
La DAD è partita senza un regolamento e una fonte normativa, così tutti e dico tutti si sono arrangiati come potevano. I famosi Giga d’internet sono cominciati a funzionare come pistoni in un motore, su e giù hanno guidato un’intera nazione sullo sviluppo personalizzato delle capacità tecnologiche.
Qui parliamo di studenti della scuola superiore, quindi una generazione completa di ragazzi e ragazze che vivono quotidianamente con il telefono cellulare in mano, anche mentre dormono.
Gli studenti
La prima frase che salta all’attenzione è: “Ma prof il mio computer lo sta usando mio fratello!” E ancora: “Prof mi scusi, ma mia sorella è saltata sopra il computer e lo ha rotto!”
Si può dire che queste sono le prime avvisaglie di scuse. Man mano che il periodo s’inoltra nella risoluzione dei problemi, nasce la fase due: “Prof ho il cellulare pieno, non posso collegarmi in video lezione!”
Oppure: “Prof quando fa il test, no perché dovrei andare al mare con i miei genitori!” E succede anche questo: ”Prof mi rispiega questo argomento?” Insomma, non è vero che la didattica a distanza sostituisce interamente la presenza a scuola, ma tanto a fatto per non far perdere un anno di lezioni.
I genitori sono stati presenti, fino a quando non hanno riaperto le aziende e i negozi per la ripresa economica.
I Docenti
Il comportamento che si è tenuto da parte dei docenti riflette interamente lo stile di vita personale. Le circolari inviate dalla scuola, sono servite, ma anche no.
Ogni docente ha deciso quale strada fare senza minimamente accorgersi che in altre case abitavano i colleghi, con le loro materie da insegnare.
Gli studenti hanno trascorso molte ore davanti al computer ascoltando e interagendo con i compagni e i docenti, calcolando tutte le ore della settimana per ogni singola materia.
Le agende del registro elettronico erano colme di appunti e compiti indecifrabili ed enormi.
Conclusione
L’impegno da parte di tutti è stato enorme e la pazienza è arrivata limite del bordo. Ogni attore ha fatto la sua parte, e la dedizione per il lavoro ha salvato da una brutta situazione la scuola.
Grazie ai docenti e agli alunni che hanno superato l’emergenza molto bene.