Google Glass, come funzionano gli occhiali Android
I Google Glass non sono un progetto morto, ma Google sta puntando ad essi come dispositivi da utilizzare sul posto di lavoro. La nuova versione di Google Glass avrà infatti un aspetto leggermente diverso da quella degli occhiali originali inaugurati da Google nel 2012: sono infatti stati completamente riprogettati con una cerniera che permette di collegarli ad un altro paio di occhiali.
Google Glass per riconoscere i sospettati
Una notizia di questi giorni che credo ai più sia sfuggita è che il New York Police Department, il famoso NYPD che abbiamo visto in tanti film, sta provando i Google Glass. Sì, quella specie di occhialini senza lenti, che non servono per vederci meglio, infatti non hanno le lenti, ma che aiutano a vedere … oltre. Oltre cosa? Oltre la realtà che circonda chi li indossa. Beh detta così sa un po’ di fantascienza, invece è tutto sommato un oggetto molto semplice che, senza l’uso delle mani ma con brevi comandi vocali permette, per esempio, di scattare una foto o di registrare un video di quello che sta inquadrando la piccola telecamerina che sta davanti all’occhio vicino ad un piccolo display che sta sempre davanti all’occhio, che però continua a vedere tranquillamente quello che gli sta attorno. Mettendo insieme queste due cose, il collegamento (senza fili) ad internet e le enormi basi di dati che stanno da qualche parte, se ne possono fare di cose.
Google Glass e la sicurezza
Sono sicuro che a qualcuno sarà venuto in mente il film Minority Report e la capacità di prevenire i crimini che stavano alla base del soggetto ma, almeno per il momento, siamo ancora ben lontani da quella fantasia (e speriamo di restarci, lontani), però con questi strumenti una forza di polizia può più facilmente identificare dei pregiudicati, semplicemente tramite gli algoritmi di riconoscimento facciale che hanno raggiunto oramai elevati livelli di efficacia. Così senza chiedere documenti o operare dei fermi preventivi, una persona sospetta può essere controllata solamente guardandola tramite i Google Glass: nel giro di pochi secondi sul display comparirà il comando di arrestare la persona, o la conferma che è pulita.
Alla stessa stregua i vigili del fuoco impegnati nell’incendio di un edificio potrebbero ricevere informazioni in tempo reale sulla planimetria del’edificio, potendosi così muovere con più informazioni, mentre sono impegnati con la manetta dell’acqua o stanno scardinando una porta.
I potenziali usi scolastici
Ma i Google Glass potrebbero essere proficuamente usati anche nella scuola, istituzione che fatica assai a stare al passo con il mutamento dei tempi, tralasciando per il momento gli aspetti economici legati alle ridotte capacità finanziarie. Pensate ad esempio se l’insegnate spiegasse la lezione indossando questi occhiali e registrando tutto ciò che dice, le domande poste dagli allievi, ciò che scrive alla lavagna, tutto in soggettiva, tutto “così come avviene nel momento in cui avviene”, ed alla fine della lezione questa è già disponibile agli allievi presenti, che se la possono ripassare magari in autobus tornando a casa (ok, questa forse è la vera fantascienza…) e così possono fare coloro che erano assenti, ma anche chi a scuola non ci può proprio andare. E magari quella lezione è venuta così bene, che altri insegnati ed altri allievi che stanno in scuole distanti centinaia o migliaia di chilometri la possono utilizzare, e partendo da questa prepararne un’altra che prosegue e sviluppa il percorso formativo tracciato.
Così invece di fare e rifare sempre le stesse cose, senza preoccuparsi di dover imparare ad usare strumenti digitali complessi si possono realizzare cose utili da subito: basta solo indossare un’occhiale che non c’è, facendo finta che ci sia.