Francesco “Franz” Contadini (a.k.a. KeeJay Freak)
Un sarto che veste di musica le note
Oggi Marca Aperta ospita un importante artista, che ha fatto della musica la sua professione e la sua vita.
1. Chi è Francesco Contadini?
Sono della classe 1966: ho iniziato molto giovane la professione di musicista sia live sia in studio, con la passione per il jazz ma anche per la musica elettronica. In questi anni ho realizzato numerose produzioni e remix House-Electro House ma anche Lounge insieme al mio progetto Musique Boutique (www.musiqueboutique.it) per molti artisti di rilievo italiani ed internazionali.
Mi sento di dire questo: sono un ragazzo di quarantanove anni, appassionato di musica e che vive per la musica. Le mie giornate sono più lunghe delle ore normali perché il mio Studio, dove lavoro, è la mia cassa sonora della vita. Il lavoro che svolgo mi piace moltissimo e non è nato per caso. La determinazione di vivere e far crescere questa mia passione l’ho da sempre. I miei figli sono stati coinvolti in questa mia concreta voglia di vivere, che si chiama comporre, rifare e lanciare.
2. Musica e suoni: quali sono le differenze?
Le note e la musica sono la base di tutto. Tutto si crea e si compone in musica. La composizione è la massima aspirazione di un musicista, creare, affinare e volare: questo è quello che la musica fa… fa volare. E poi sono la bravura e l’aspirazione a vestire la musica di tanti suoni particolari, strani e belli. Per spiegarmi meglio, bisogna pensare alla musica come una persona, sulla quale imbastisci un vestito secondo quello che deve essere, la musica, con quel vestito. Per quanto riguarda i remix, sono vestiti creati su misura per essere suonati in momenti particolari. A me piacciono entrambe: creare una cosa nuova o vestirla con un vestito particolare.
3. Perché una scuola di musica e perché un concorso musicale?
La mia attività professionale nasce a Trieste agli inizi degli anni novanta e dal 2000 sono il titolare della “Supersonic Music School” (nuovo sito aggiornato www.supersonicmusicschool.com), una delle più importanti scuole di musica moderna del Friuli Venezia Giulia dove insegnano e collaborano anche alcuni musicisti della band di Elisa come il chitarrista Andrea Rigonat, Andrea Fontana (batterista di Elisa, Tiziano Ferro, Fossati, Cremonini), Max Gelsi – bassista di Elisa, Fossati e Grignani, Carlo Bonazza – batterista di Elisa, Prozac +, Cyndy Cattaruzza – e direttore tecnico-artistico della Casa della Musica di Cervignano del Friuli, una struttura nuovissima di 700 metri quadri con sale prova, auditorium di 100 posti e studio di registrazione dove ogni anno vengono organizzati seminari con musicisti di livello nazionale ed internazionale, concerti a scopo didattico e concerti di giovani band emergenti.
Il mio concetto di scuola di musica, non si ferma solo alle basi musicali e armoniche, ma penso ai giovani come degli artisti che, oltre a suonare e cantare bene, devono avere una marcia in più dal saper scrivere musica e parole e inoltre sapere di essere su un palco e trasmettere carisma al pubblico. Il premio “Casa della Musica” è proprio questo: gratuitamente le band e i cantanti dai sedici ai trentasei anni possono esprimersi di fronte ad una giuria che valuterà tutti questi talenti. Mi piace rilevare che l’idea è venuta insieme anche dal Sindaco di Cervignano del Friuli, Gianluigi Savino, per dare un’opportunità ai giovani di tutto il Friuli Venezia Giulia e capire se c’è un giovane così.
4. Il silenzio: le piace?
Certo… soprattutto quando arrivo alla “saturazione” mentre compongo un pezzo. Mi piace isolarmi senza nulla intorno e ascoltare il silenzio. Questi momenti me li ritaglio soprattutto quando compongo inediti perché ci vuole più tempo e le idee si susseguono in modo irrefrenabile. Con i remix ascolto di più l’istinto e la determinazione e capita che anche nel giro di alcune ore abbia già finito il lavoro.
5. Ha raggiunto tutti i suoi obiettivi di vita?
La risposta che posso dare è quella che mi piace quello che sto facendo.