I FOSSILI DI MEZZOMONTE
Il viaggio attraverso la storia geologica ed i fossili di Mezzomonte (frazione di Polcenigo – PN) prosegue con la descrizione della seconda tappa del percorso fossile e carbonifero. Leggendo la pubblicazione del libro Lamont Rivista di studi su Mezzomonte dell’Associazione Culturale Chiei da Lamont la sensazione sia la natura completamente realistica del sentiero. I riferimenti sono semplicemente la situazione attuale di sviluppo del paese prendendo come riferimento della partenza il taglio stradale appena superato l’affioramento fossile della prima tappa che si trova al di sopra delle reti contenitive delle frane. La ricchezza archeologica è maggiore e grazie agli interventi per la messa in sicurezza della strada di accesso a Mezzomonte sono ben conservati. Si incomincia trovando rocce formate da calcari bianchi, massicci, prevalente biocostruiti a coralli. Questi resti fossili corrispondono ad una delle fasi di massima espansione della barriera corallina (Oxfordiano medio-Kimmeridgiano inferiore) e rappresentano gli unici calcari di scogliera organica propriamente detta di tutta l’era del Cansiglio-Cavallo. In questa zona è possibile trovare anche reti fossili di varie specie di organismi, che accanto ai coralli, colonizzavano principalmente la parte centrale della scogliera come ricci di mare e spugne.
I ricci di mare chiamati Phylum Echinodermata sono delle Classi Crinoidea ed Echinoidea. I Cronidea sono definiti volgarmente “gigli di mare” e sono organismi marini che raggiunsero il loro massimo sviluppo nell’Ordoviciano (da 485 a 444 Ma) dove formavano vere e proprie praterie sottomarine. I primi esemplari di Echinoidea compaiono nell’Ordoviciano, raggiungono una prima fase di massimo sviluppo nel Carbonifero (da 359 a 299 Ma) e continuano a svilupparsi per tutto il Mesozoico ed il Terziario per raggiungere una seconda fase di piena fioritura ai giorni nostri. A questa classe appartengono anche gli attuali e comunemente chiamati “ricci di mare”.
Insieme alle caratteristiche geologiche ed ai fossili di Mezzomonte la zona ci regala anche stupendi itinerari di tipo paesaggistico. Vogliamo segnalare tre itinerari che arricchiscono l’interesse turistico della pedemontana: si possono considerare micro viaggi per tutti non solo per escursionisti e appassionati di Mountain-bike.
I “Giri Malefici”
I tre percorsi, corto “S” medio, “M” lungo “L”, chiamati “Giri Malefici” sono dei circuiti di diverse lunghezze (dai quattro agli undici chilometri) che si snodano nelle vicinanze dell’abitato di Mezzomonte, con partenza ed arrivo in Piazzetta Nuvolone. Regalano splendidi angoli di natura e piacevoli momenti di tranquillità.
I percorsi presentano fondi con caratteristiche eterogenee: terra, ghiaia, erba e anche asfalto, con ostacoli di vario genere come radici, rocce, canalette e gradoni su dislivelli anche molto impegnativi.
Una zona paesaggistica bella e interessante vicina dalla provincia di Treviso e una zona importante anche sotto l’aspetto culinario con sapori e gusti caratteristici unici e imperdibili.