DAD Privacy e Senso Civico
Il protrarsi dell’emergenza COVID-19 e la chiusura delle scuole per il periodo necessario alla fase di ferma del contagio e il ritorno alla normalità sociale, hanno permesso l’inizio della didattica a distanza (DAD).
Questo tipo di didattica è già inserito nel registro elettronico scolastico ed è un serio strumento per continuare l’insegnamento da parte dei docenti agli alunni.
Le direttive del Governo italiano sono servite a restringere il movimento delle persone per diminuire il rischio del contagio. Il Regolamento UE 2016/679 per la didattica a distanza riguardo all’emergenza epidemiologica da COVID‐19 permette i docenti e gli alunni all’uso di internet per proseguire il lavoro e le lezioni.
Il tipo di didattica ha in se l’atto d’individuazione dei docenti quali responsabili del trattamento dei dati secondo le disposizioni del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, come innovato dal D. Lgs. 101/2018, e del Regolamento Europeo 2016/679.
Il trattamento dei dati personali che riguardano i membri delle famiglie degli alunni iscritti è stato improntato ai principi di liceità e trasparenza, secondo il senso civico, come tutela della privacy, secondo l’Informativa che le famiglie hanno sottoscritto quando hanno iscritto gli studenti a scuola sia minorenni sia maggiorenni.
La didattica a distanza implica il trattamento di dati sensibili quali: utenze telefoniche, indirizzi di mail, dati relativi ad account e accreditamento nelle piattaforme di e‐learning utilizzate.
Piattaforme Web
Inoltre, l’utilizzo di piattaforme o servizi di audio o videoconferenza implica inevitabilmente il trattamento dell’immagine e della voce personale degli studenti.
La regolare partecipazione ai momenti della didattica a distanza come la consegna di compiti assegnati e momenti di studio teorico, è già prescritta nei regolamenti degli istituti, quindi è un lavoro normale.
C’è da prestare attenzione agli utilizzi impropri da parte di studenti di dati personali altrui, come le immagini e suoni riguardanti docenti o compagni di classe durante sessioni di didattica a distanza, perché sono acquisizioni avvenute nell’ambito di attività didattica.
Possono essere oggetto di procedimento disciplinare nella violazione dei doveri previsti dai regolamenti e patti educativi di corresponsabilità.