DaRko Reimei
L’arte di essere un manga
Chi è DaRko Reimei?
DaRko Reimei è come Batman per Bruce Wayne, Spiderman per Peter Parker, Superman per Clark Kent. È la mia identità segreta da Super eroina. Ovviamente sto scherzando, perché non sono di certo una super eroina né tanto meno devo nascondermi, tuttavia a volte sento il bisogno di separare la mia identità “di tutti i giorni” da quelle artistica, per dare a quest’ultima un posto tutto suo, dove sentirsi libera e completamente a proprio agio.
Dove nasce la sua arte?
La mia arte nasce, dove probabilmente sorge quella di tutti noi: nei disegni fatti da bambini. Alcuni poi abbandonano questa strada, altri no. Più nello specifico, la mia arte nasce dall’attenzione con cui osservavo le illustrazioni nei libri e dai miei tentativi di riprodurne alcune, dal mio amore per i cartoni animati e i fumetti. Seguivo con partecipazione le storie, ma la meraviglia che mi provocavano i disegni mi faceva dire a me stessa: “Un giorno voglio fare la stessa cosa”.
Cos’è l’ispirazione?
L’ispirazione è una sorta di stimolo interiore che ti porta a fare, anzi che ti rende fisicamente e mentalmente più facile questo fare.
Quali sono i suoi maestri?
Per quanto riguarda la pittura e l’arte comunemente intesa sono: John William Waterhouse, Lawrence Alma-Tadema, i maestri Preraffaelliti, qualche neoclassico, molto Art Nouveau, Alphonse Mucha, Egon Schiele, M.C. Escher e moltissimi altri. Poi ci sono anche i maestri del mondo del Fumetto, italiani e stranieri: Sergio Toppi, Gianni De Luca, Massimiliano Frezzato, Luca Enoch, Barbara Canepa, Fiona Staple. I mangaka giapponesi: CLAMP, Kaori Yuki, Kouyu Shurei, Tsukasa Hojo e qui mi fermo, perché altrimenti potrei continuare all’infinito.
Qual è il suo colore preferito e perché?
Col tempo mi sono resa conto di amare in pratica tutti i colori, ma se proprio devo scegliere, scelgo il blu e l’azzurro. Il primo è come se rappresentasse la parte più introspettiva e solitaria di me, il secondo quella più solare e allegra.
Ieri, oggi, domani: cosa le piace di più?
Senza ombra di dubbio: oggi. Il passato può insegnarci, il futuro ci spaventa, ma la nostra vita è qui e ora. A questo proposito mi piace citare spesso una frase, tratta da un film d’animazione, che ben riassume questo mio modo di vedere le cose: “Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi… è un dono. Per questo si chiama presente”.
Se chiude gli occhi, cosa vede?
Quando chiudo gli occhi per rilassarmi, spesso, immagino di essere su una spiaggia. Mi guardo attorno e mi diverto a inventare i dettagli del paesaggio; l’acqua cristallina, il tipo di sabbia, qualche fiore particolare…
L’amore per…
L’amore per la vita, con le sue gioie i suoi dolori i luoghi da visitare, le persone da conoscere, le cose da scoprire, le avventure da vivere, le prove da affrontare i problemi da risolvere. Senza mai arrendersi, anche nei periodi più difficili con la consapevolezza che davvero: “L’ora più buia è sempre quella che precede l’arrivo del sole”.
La vita che cos’è?
Sarà banale, ma mi piace considerare la vita come un viaggio, sia esteriore che interiore.