Carnevale di Sappada – Le tradizioni montane
La stagion del Carnevale
tutto il Mondo fa cambiar.
Chi sta bene e chi sta male
Carnevale fa rallegrar.
Chi ha denari se li spende;
chi non ne ha ne vuol trovar;
e s’impegna, e poi si vende,
per andarsi a sollazzar.
Qua la moglie e là il marito,
ognuno va dove gli par;
ognun corre a qualche invito,
chi a giocare e chi a ballar.
CARLO GOLDONI – La stagion del carnevale
Pensando al Carnevale ci si immagina le maschere della commedia dell’arte, Arlecchino, Pulcinella, Balanzone, Brighella, Pantalone e le altre caricature grottesche di una tipologia teatrale che deriva direttamente dalla Commedia dell’Arte.
Ecco il punto cruciale, l’uso della maschera. Maschere che sanno coinvolgere un pubblico attraverso le loro battute, le romantiche canzoni e i loro divertenti scherzi. Tutto questo ci riporta alla sontuosità del Carnevale veneziano, alle meravigliose maschere di piazza San Marco, ai profumi dei dolci lungo calli e campielli, a quella luce particolare e magica che tinge Venezia a Febbraio. Il Carnevale rappresenta i nostri folclori ma è interessante conoscere altre tradizioni legate al nostro territorio e in particolare spostiamo la nostra attenzione verso una piccola cittadina bellunese delle Dolomiti, Sappada, patrimonio dell’Unesco, che ancora oggi utilizza costumi, musiche e usanze di antica memoria. L’elemento fondamentale del carnevale di Sappada (Plodar Vosenòcht nel dialetto germanofono del paese) è la maschera in legno che a prima vista inquieta ed è piena di mistero in quello sguardo creato dalla mano abile di un falegname.
Il Rollate e le maschere tipiche
Il nome di questa maschera è Rollate. La parola deriva da “rollen” e si riferisce alle sfere in bronzo che venivano legate in vita da una catena a sua volta contenente delle biglie. Questo permetteva di far rumore e quindi di annunciare l’arrivo del personaggio in questione. Si racconta che in passato questo tipo di mascheramento fosse usato da chi aveva vecchi rancori. Ma cosa indossa il Rollate? Oltre alla maschera di legno il suo abbigliamento tipico è composto da un pellicciotto con cappuccio, pantaloni a righe fatti con una stoffa (hille) usata per coprire gli armenti nei mesi invernali e pensanti scarponi. Lo strumento che usa il Rollate sia in modo scherzoso che minaccioso è una scopa. Secondo l’usanza, i Rollate chiedevano alle persone che incontravano se fossero state buone ma soprattutto in passato questo tipo di mascheramento serviva per vendicarsi delle offese e dei torti subiti durante l’anno. Altro elemento presente in questo costume è il fazzoletto al collo. Se il fazzoletto è di colore rosso la persona che lo indossa è sposato mentre se è bianco significa che è celibe. Cosa importante è di non far mai scoprire il volto in modo da poter giocare sulla misteriosità del personaggio sotto la maschera.
Tutte le usanze del carnevale
Durante la settimana di carnevale è proprio il Rollate la figura principale dei festeggiamenti ma il tempo di carnevale è scandito da usanze ben precise: si parte dalla Domenica dei Poveri (Pèttar Suntag) dove sfilano le maschere dedicate ai poveri e dove vengono rappresentate le attività e la vita nella vecchia Sappada; la Domenica dei Contadini (Paurn Suntag) dove le maschere mettono in scena il lavoro nei campi; il giovedì grasso (Vastign pfinz’n tog) dove i giovani possono far sfilare i loro carri lungo tutto il paese; la Domenica dei Signori (Hearn Suntag) dove vengono esibiti i costumi più belli e signorili; ed ecco arrivare il momento importante e centrale di tutto il carnevale sappadino, la sfilata dei Rollate durante il lunedì grasso (Vrèss Montach). Il carnevale si conclude il martedì grasso (Schpaib Ertach) con una gara di sci rigorosamente in maschera sia per adulti che per bambini. La prima edizione di questa gara risale al 1934. In questo clima di festa non possono mancare i dolci come quelli al papavero (Uogen Kropfn), le frittelle all’uvetta, le Hosenearlan con farine di carrube, miele e marmellata e i Mognkropfn, particolari frittelle ai semi di papavero distribuite al pubblico durante la domenica dei contadini.
Il carnevale di Sappada è molto teatrale, gli spettatori vengono direttamente coinvolti e le stesse maschere interagiscono con il pubblico. Le nostre montagne, anche dal punto di vista delle tradizioni, ci regalano sempre nuovi scenari che vale la pena di scoprire.