B.K. Freddo
B.K. è il nome della band lucchese, che pubblica l’esordio in musica con l’EP “Migliorare in Peggio”. Come si può migliorare il peggio? Ascoltando il nuovo EP dei B.K. La storia racconta l’oppressione della solitudine attraverso l’energia del rock.
Il nuovo singolo, che accompagna l’EP, s’intitola “Freddo” dove la rockband comunica il forte impatto emotivo che fonde sonorità cupe ad un testo riflessivo, completo di significato. L’introspezione è di moda in questo lockdown, così la canzone analizza la solitudine, quella che senti in mezzo al caos quotidiano.
Un isolamento che attingi dal contatto umano, invece di infondere calore e sicurezza, si trasforma in oppressione ed angustia, portandoci a percepire stati d’ansia, panico e smarrimento. Una strofa cita: “Muri di persone che stringono sopra di me”.
La reazione a questa condizione soffocante, è espressa nel ritornello, attraverso un distacco emotivo e fisico da chi ci circonda, un distacco che però, in fin dei conti, ha come conseguenza ultima l’allontanamento dalla concezione di vita stessa. Manca il contatto tra di noi.
Le sonorità del gruppo sono puramente rock, intrecciate al punk rock ed al grunge anni Ottanta e Novanta, in un contesto perfetto in cui si inserisce un testo dall’inestimabile valore emozionale. Il pubblico è accompagnato sul sentiero creativo della band, che porta l’ascoltatore ad immergersi completamente in una dimensione riflessiva, che lo conduce a chiedersi quanto, la società contemporanea, induca ciascuno di noi ad essere anestetizzato.
Biografia
I B.K sono un gruppo rock formatosi nel 2014. La bellissima regione della Toscana è la loro terra, che è stata un girovagare di gavetta con live. La band inizia a scrivere brani inediti, che spaziano dal rock anni Settanta ad uno stoner più cupo e vincono il contest Artemica, suonando come opening act al concerto di Bobo Rondelli e Giusy Ferreri. Pubblicano “Migliorare in Peggio” un EP di debutto composto da sette tracce, ottenendo feedback positivi di pubblico e critica ed un brano estratto dal titolo: “Rumore di Fondo”.