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BCE- Banca centrale
BCE- Banca centrale

BCE e Tassi

BCE – Inizia l’Era dei Tassi Negativi!

La BCE, la banca centrale europea, ha fatto l’ultimo passo. Giù il costo del denaro in Europa da 0,25 a 0,15%. Tassi negativi a -0,10% per i depositi delle banche presso la Bce dal 11 Giugno. Scopo: spingere le banche a prestarli alle imprese ed alle famiglie. Effetto immediato: Borse euforiche, euro giù ma poi recupera, e tonfo dello spread sotto 150. La Bce taglia le stime sull’inflazione: 2014 a +0,7% ( ora siamo a 0,5%); a +1,1% il prossimo anno, a +1,4% nel 2016. Come funziona la BCE, cosa fa, chi comanda. Disoccupazione e inflazione.

Ultima spiaggia

La Bce ha preso 3 decisioni:

  • abbassato i tassi di interesse permettendo alle banche di rifinanziarsi a tassi (quasi) zero.
  • aumentato la massa monetaria in circolazione di circa 165 miliardi di euro
  • le banche verranno finanziate solo scontando il credito al privato (escludendo quindi il debito pubblico).

Perché la Bce è arrivata a questa decisione? Per combattere la deflazione, cioè il ribasso dei prezzi causato dalla crisi economica. Infatti ora nessuno compra più nulla, nemmeno gli alimentari che in Italia hanno segnato un vero e proprio crollo.

Crollo del settore alimentare – 6,8%

La tavola è sempre più vuota: a marzo crolla la vendita di cibo. L’Istat sentenzia il crollo al dettaglio: alimentari -6,8%. Il peggio da 19 anni a questa parte.  Le vendite al dettaglio scendono ancora a marzo del 3,5%. Consumi schiacciati dalle tasse. In 4 mesi chiusi oltre 20.000 negozi ed un quarto del nostro tessuto industriale è stato distrutto come la sua occupazione. Senza occupazione i consumi si stanno contraendo ancora di più. Stanno precipitando.

Inflazione

La BCE, prima di decidere, ha dovuto aspettare le elezioni ed i dati pessimi sull’eurozona. Incredibile, ma vero: la BCE deve ancora convincere i tedeschi che, dati alla mano, non è l’inflazione, ma la deflazione la malattia da combattere. Come dire: il cadavere Europa non ha la febbre, ma va riscaldato e sostenuto con una grande dose di liquidità. Tuttora i tedeschi si dichiarano invece “insoddisfatti” sul contrasto all’inflazione ( rialzo dei prezzi).

Tassi zero e liquidità

Tagli dei tassi, ma questo strumento ormai si sta esaurendo. Draghi dovrà immettere anche una grande massa di liquidità nel sistema. Quanta liquidità? Si parla di 1.000 miliardi che potrebbero riscaldare il prezzi appena dello 0,50%. Draghi ha preannunciato inoltre anche l’uso delle cartolarizzazioni. Non è finita qui.

Banche e liquidità

Cosa hanno fatto le banche con la liquidità immessa nel passato dalla BCE nel sistema bancario? Hanno depositato i soldi ricevuti ottenendo interessi senza rischi, oppure hanno comprato titoli di stato, oppure hanno fatto “carry trade”, cioè hanno acquistato titoli di Paesi deboli ( che quindi devono offrire tassi alti) e lucrato sulla differenza enorme dei tassi offerti dalle relative valute. Hanno preso a prestito all’1% dalla BCE e incassato dal 3 al 5%. Due volte la BCE ha finanziato le banche ed i soldi non sono mai arrivati alle imprese e tanto meno alle famiglie. Ora le banche dovranno pagare per tenere i soldi fermi ed il carry trade sui titoli di stato italiani non sarà più attraente.

Disoccupazione

Nessuno pone rimedio alla disoccupazione delle persone, che sono quelle che stanno pagando la crisi. Come se ne esce? Bastano i tassi? No, non bastano. La domanda si crea con la occupazione, non con i tassi, né tanto meno con le tasse.  Il premio Nobel Paul Krugman propone di alzare il tetto dell’inflazione al 5%. Perché invece non controllare (come fanno gli Usa) anche la disoccupazione al 6%, piuttosto che l’inflazione? Senza lavoro e con le tasche vuote a cosa mi servono inflazione, tassi e banche? Manca la domanda, non il credito.

Mutui e surroga – Vantaggi

Vantaggi? I mutui ancorati al tasso Bce, circa l’1% del totale,  avranno un piccolissimo risparmio. Come pure anche i prestiti per la casa (seguono l’Euribor e l’Eurirs, gli indici delle transazioni tra banche). Spiccioli. Potrebbero migliorare gli spread dei mutui, vale a dire l’aliquota applicata dalle banche. Vantaggi per chi il mutuo lo deve fare: le previsioni sono di spread sotto il 2% a fine anno. Con l’ulteriore riduzione dello spread diventerà più vantaggiosa la surroga, vale a dire il passaggio a un tasso più conveniente. Oggi la surroga rappresenta già il 10% delle erogazioni e oltre il 20% di domande.

Come gli Usa

Draghi con i tassi negativi spera quindi di riattivare il flusso di denaro dalle banche alle aziende e famiglie. Seguirà l’esempio della Fed Usa che ogni mese droga l’economia con l’immissione di una enorme quantità di denaro. Questo finirà dopo l’estate. Ad ottobre è probabile infatti un aumento dei tassi americani che potrà finalmente indebolire il cambio con l’euro.

BCE – Banca di banche centrali

Banca centrale incaricata dell’attuazione della politica monetaria europea, la BCE può emanare decisioni e formulare raccomandazioni e pareri non vincolanti. Però non è banca di ultima istanza, che garantisce tutta l’Euro zona e neppure può battere moneta. Un surrogato di Banca centrale.

Cosa fa allora la BCE? Controlla i prezzi tramite il monitoraggio della base monetaria, o fissando i tassi di interesse. La sua mission: tenere l’inflazione sotto il 2%. E basta. Niente di più. Ora l’inflazione é scesa pericolosamente a 0,5%. Nessuno compra nulla. Nei primi tre mesi del 2014 hanno chiuso 12.000 imprese.

Chi decide? Un Comitato esecutivo presieduto dal governatore Mario Draghi e dal Consiglio direttivo costituito dai membri del Comitato esecutivo stesso e dai rappresentanti delle altre banche centrali europee. Anche loro banche di banche.

Draghi Bce

Draghi Bce –  Pronta la liquidità

Soci BCE

Chi ha versato il capitale della BCE? Le banche centrali nazionali (BCN). Il 15% in oro e il rimanente in Dollari e yen.  La Bundesbank tedesca è il principale contributore con circa il 18 % del totale del capitale sociale. Seguono Inghilterra, Francia, Italia e Spagna.

Quanto guadagna la BCE?

La Bce guadagna nonostante la crisi pesantissima. Ha chiuso l’esercizio 2013 con un utile netto di 1.440 milioni di euro (995 milioni nel 2012). Il Consiglio direttivo ha deciso di versare alle banche centrali nazionali (BCN) 1.370 milioni di euro come acconto sul dividendo. Ulteriori 61 milioni provengono da rettifiche degli utili maturati negli esercizi precedenti. Bilancio florido.

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