L’Arsenale di Venezia aperto al pubblico? Non troppo!
L’Arsenale a Venezia racchiude in sé il volto della città. È un ambiente che vede la sua origine nel 1200 circa dopo lo spostamento, avvenuto per ragioni strategico-difensive, del primo nucleo situato nel Bacino di S. Marco. Il nuovo arsenale è infatti spostato verso nord-est con una maggiore apertura verso il mare.
La struttura dell'”Arsenale Vecchio” era composta da una serie di “tese” o capannoni affacciati fra loro cinti da mura fortificate ed un unico accesso ben difeso. Attualmente l’”Arsenale Vecchio” è quell’area che si intravvede dalla monumentale “Porta dei leoni” quando si riesce a sbirciare senza farsi cacciare dalle guardie della Marina Militare!
Possiamo ben dire che anche oggi quest’ingresso è ben difeso! Parliamo di un ingressi “sia da terra che da mar”, infatti, dal Rio dell’Arsenale accedono al suo interno solo imbarcazioni della Marina Militare e dalla Porta dei Leoni il personale della Marina stessa.
L’Arsenale e Dante
L’Aresenale di Venezia è stato richiamato da Dante nella Divina Comedia per significare quanto il proliferare di attività al suo interno, il batter sull’incudine del martello, il fuoco delle fucine ed il tagliar d’ascia evocassero nel poeta come rappresentare l’Inferno. “Quale nell’Arzanà de’ Viniziani bolle l’inverno la tenace pece a rimpalmare i legni lor non sani.” (Dante, 1321).
Nel tempo l’Arsenale è stato ampliato (possiamo parlare di ben 9 ampliamenti in direzione nord-est) ma, già in periodo cinquecentesco (vedi pianta storica del De Barbari ) ,era definita quella struttura, chiamata “aresenale storico”, che ha fatto le fortunate sorti della Serenissima.
Nel periodo di dominazione francese è stato aperto un nuovo “ingresso da mar” e costruita quella che viene chiamata Torre di Porta Nuova o Alberaria (oggi restaurata ed accessibile al pubblico). L’importanza del complesso si è mantenuta strategica fino alla fine dell’ultima guerra mondiale (vedasi bunker all’interno dell’area) così come il grande fascino che suscitava in quanti si recavano a Venezi ancorati ai ricordi dei fasti del “700 veneziano”.
Ancor oggi circondato da mura l’Arsenale rimane per i veneziani un mistero: qualcosa da svelare.
L’Arsenale oggi
L’attuale utilizzo delle aree dell’Arsenale a parte quello della Marina è frammentato in molteplici attività e fruitori. Buona parte è utilizzata dall’ente Biennale per le sue periodiche esposizioni, altre zone sono anch’essi spazi culturali, altri destinati alla ricerca, principalmente legata all’ambiente marino lagunare e per il funzionamento / mantenimento del Mose.
Attualmente l’unico ingresso al pubblico può avvenire dalla parte nord attraversando la “Tesa 105”, visitabile liberamente dal lunedì al venerdì negli orari 9-18, ed arrivando così a contemplare lo spazio d’acqua che si apre sulla “Darsena Nuova”.
In parte ancora dismesso e degradato l’Arsenale rimane inaccessibile ai più, ed il mistero continua.
Potete avere maggiori dettagli cliccando sul sito della provincia di Venezia:
http://www.turismo.provincia.venezia.it/turismoambientale/cd_1/itinerari/arsenale/arsenale.html