STEFANO SANI
“Lisa” è sempre con me
Incontriamo i protagonisti della trasmissione di Rai1 “Ora o mai più”. Una storia da raccontare in ogni protagonista di un brano inedito e che ci accompagnato e con lei abbiamo sognato e pensato.
- Chi è Stefano Sani?
E’ un uomo che vive a Montevarchi in Toscana e che ha cominciato a cantare a tre anni e a calcare i primi palchi a sei anni. Tutto è nato perché, come raccontano i miei genitori, all’età di due anni mezzo, di mattina presto, andavo nel loro lettone e mi mettevo a cantare. Questo non so se era di loro piacere, ma loro mi hanno sempre sopportato e supportato, non ho mai avuto ostacoli. E poi mi dicevano: “Se vuoi cantare, nessun problema, ma devi essere bravo a scuola!” E quindi sono stato anche bravo a scuola.
- Quali sono i temi che ti piace cantare?
L’importante è che sia una bella canzone, ovviamente il tema principe è l’amore, poi negli anni Sessanta e Settanta quando i testi si sono evoluti con la diffusione dei cantautori, e quindi si sono toccati temi politici e sociali e nel mio repertorio testuale ci sono solo temi sociali.
- Dove trai ispirazione per le tue canzoni?
Trovo ispirazione, dall’osservazione della vita di tutti i giorni e dal mio leggermi dentro. Prima di tutto leggo il mio io e poi trovo quali sono le cose che voglio sentire in un brano e in seguito quello che penso che il pubblico voglia sentire. Alla canzone “Lisa” è stata scritta per me da Zucchero devo fare un monumento perché mi ha fatto conoscere al grande pubblico.
- Quando qualcuno ti scrive dei pezzi, come ti comporti?
Ci sono tre possibilità: o le scrivo io, se mi piacciono le prendo così come sono, oppure io e i miei autori apportiamo solo qualche modifica sia melodica che testuale.
- La canzone “Lisa” che cosa ti ha lasciato, che cosa ti lascia e cosa ti darà?
Fino ad oggi, e sottolineo fino ad oggi, è stata la canzone più importante: è stata il mio debutto, è stata in classifica per molto tempo ed è la canzone che mi ha fatto conoscere al grande pubblico.
Nessuno di noi credeva in questo grande successo, sia nazionale sia internazionale, mi ha permesso di fare concerti e altre esperienze come attore di operette di musical e presentatore. A “Lisa” devo proprio tutto. Quando mi rivedo nei filmati dell’epoca ho un po’ di nostalgia e non mi ci vedo come sono adesso, ma per me è un cucciolo da coccolare. E’ sempre un lascia-passare, è un marchio piacevolissimo e ricordi indelebili della tua vita.
- Quali sono le tue soddisfazioni e delusioni?
Le delusioni arrivano sempre dagli umani, persone a cui hai dato fiducia e poi ti hanno tradito. Le soddisfazioni arrivano dal pubblico che ti ama e ti segue e la trasmissione “Ora o mai più” è una bella occasione per me anche per il gruppo che si è creato.
- Vuoi lasciare un messaggio al nostro pubblico…
Saluto tutti gli amici di Marca Aperta e li invito a seguirmi anche con critiche, perché sono sempre costruttive. Li aspetto ai miei concerti e spero di conoscerli personalmente.