F.LLI CECCHETTO
Il paradiso d’acciaio
La particolare storia di una famiglia arrivata a considerare la precisione di una mano come forgia di pezzi unici da materie forti e resistenti.
Presentiamo la realtà dell’officina meccanica dei fratelli Cecchetto che da anni vivono a Montebelluna (TV) e che sono conosciuti in tutto il mondo. Come sempre accade, le cose più belle si palesano quando meno te lo aspetti, e si rimane piacevolmente sorpresi, nel trovare in un posto bellissimo una realtà così speciale. Alessandro e Giulio ci hanno aperto le porte e ospitato per scoprire una professione molto antica e specializzata.
Fratelli Cecchetto: la storia
La storia parte da tre generazioni prima, ma non come meccanici, ma come mugnai perché la famiglia Cecchetto è storicamente una famiglia di mugnai. Non si sono mai allontanati da Montebelluna, e al mulino, dove vivono ancora oggi, continuano a lavorare, secondo l’antica arte veneta della dedizione al lavoro come fonte di vita e aspirazione. È Alessandro che ci narra il susseguirsi delle storie e degli avvenimenti che hanno portato ad aprire l’officina e a essere ancora oggi una bottega artigianale. La generazione di Alessandro e Giulio è nata durante la Seconda Guerra Mondiale, quando intere popolazioni della Marca uscivano da tremendi anni di povertà e miseria. Il papà Antonio era un mugnaio e si accorge subito che, finita la guerra, qualcosa è cambiato e che il lavoro del mugnaio al mulino non era più importante come prima; i contadini si stavano attrezzando con strumenti propri per le necessità delle cascine. Antonio, allora, consiglia al figlio Alessandro di percorrere l’altra via che lo appassiona fortemente, vale a dire la meccanica.
Un tornio e poco più
Alessandro s’iscrive all’Istituto Professionale di Treviso come tornitore meccanico e finiti gli studi, torna a lavorare al mulino di famiglia e dopo qualche anno fonda insieme a suo fratello Giulio, le Officine Meccaniche Cecchetto. Erano gli anni Sessanta e Alessandro riesce a comprare un tornio e alcuni attrezzi e inizia come manutentore del mulino. Due dei fratelli di Alessandro si trasferiscono; a causa dei problemi di salute dei genitori, morti ancora giovani, Alessandro decide di rimanere in casa e grazie al lavoro presso l’azienda di Antonio Favero, specializzata nella costruzione delle pompe idrauliche, apre un’attività in proprio.
Il mulino
Il mulino si trova in quel posto stupendo sulle rive del canale dal nome Brentella, un luogo magico, silente e denso di natura, dove trova spazio una realtà vera.
L’officina, insieme alla sua storia e cultura, è sempre stata aperta a far conoscere la particolarità del suo prodotto e del suo metodo di lavoro con attrezzature e macchinari importanti e particolari, per la produzione di pezzi artigianali unici e non a controllo numerico e industriale.
Bottega Artigiana
La scelta professionale di Alessandro e Giulio di essere una bottega artigiana permette di essere dinamici e specializzati: pezzi unici, su misura e prototipi per applicazioni. Il mercato ha richiesto dei cambiamenti e l’officina si è adeguata: solo con la tradizione artigiana si può essere veloci e pronti.
La passione meccanica di Alessandro cresce fin da piccolo, perché lo zio, fratello della nonna paterna, era un battiferro, e lavorava al maglio di Onè di Fonte, paese a pochi chilometri da Montebelluna. Naturalmente il maglio aveva bisogno di tante manutenzioni, e così il papà Antonio partiva col camion insieme al piccolo Alessandro e andavano a fare quei lavori necessari dello zio. La passione di Alessandro nasce qua: attrezzi, armamentari e rumori ferrosi, tutto ciò lo avvolge e lo rapisce completamente.
La ricerca del bello
La ricerca della particolarità e dell’affinazione al bello e del meglio porta i fratelli Cecchetto a lavorare allo sviluppo di particolari parti delle autovetture di alta gamma, tanto da essere invitati a meeting e work shop a livello internazionale. La grande scuola italiana dell’artigianato è ancora viva e presente e si trova negli angoli più belli della nostra terra.
La comunità è invasa dalla tecnologia che la rende uniforme: è utile sapere che esistono ancora queste realtà che lavorano in conformità a antichi valori e metodologie. La cultura della tradizione, della storia e dei concetti dovrebbe sempre essere aperta e conosciuta.
Foto: Eleonora de Martin