MAURIZIO LOMBARDI
L’arte di essere un uomo
Incontriamo l’energia e la passione di un attore teatrale e cinematografico.
- Chi è Maurizio Lombardi?
Maurizio è un ragazzo ritrovato, che si ritrova nella professione di artista: anche se la mia mamma non è un’attrice di professione, potrei essere figlio di una mamma artista, grazie ai suoi tempi drammatici ed io sono contento di aver vissuto in una famiglia “teatrale” di artisti. Sono affascinato dall’artigianalità culturale della mia bellissima terra. La Toscana, per me, è il centro dell’originalità dell’arte italiana, la falange di bellezza dell’arte completa. Sono innamorato della grande teatralità Italiana e della scuola toscana che ha prodotto grandi fuoriclasse. - Qual è stato il suo approccio alla professione di attore?
Principalmente, mi piaceva moltissimo imitare i professori a scuola: per ben sei anni, e non nascondo il fatto di essere stato bocciato un anno, li imitavo. Ho studiato geometra, e periodicamente mettevo in scena degli spettacoli improvvisati, usando le stanze della scuola come palcoscenici.
Io a scuola ero quello che non studiava: “E’ intelligente, ma non si applica!” Ero un vagabondo, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e artisticamente utile. - Che cosa le lasciano i personaggi che lei rappresenta in teatro?
Tutto: per me non è mai finzione, m’immedesimo in ognuno di loro. Mi focalizzo su di loro: se sono un cattivo, prendo tutte le sue caratteristiche è divento come lui, anche se sono buono, sono come lui. Quando ho finito uno spettacolo per me, è difficile togliermi di dosso il mio personaggio. - Cinema o teatro: dove si trova meglio?
Sia nel cinema sia in teatro: nel cinema il pubblico è concentrato nella cinepresa che hai di fronte, mentre nel teatro il pubblico è lì di fronte che ti guarda e vuole ricevere tutte le emozioni possibili. - Quali sensazioni prova durante gli spettacoli e come sente il pubblico?
In teatro il pubblico deve essere affascinato e vivere con te la scena: nella poesia, le parole e lo stile devono commuovere chi le legge e allo stesso tempo ti appaghi, nella pittura i colori e i tratti ti ammaliano. - Ha altri interessi oltre la professione di attore?
Posso dire che i miei interessi, convergono nella mia professione: sono compositore, disegnatore (amo il disegno che serve anche per preparare i miei spettacoli), scrittore, musicista, fotografo, mimo, ballerino e cantante. Questo è nella mia convinzione che un artista deve essere completo in ogni disciplina, perché un attore è un raccontatore di storie. Il corpo è l’elemento primo per raccontare storie: andare in scena o sul set è come se l’attore intraprendesse un viaggio che non finisce mai, dove l’umiltà del lavoro è messa al servizio del pubblico che deve essere soddisfatto. - Se la sente di dare un consiglio ai giovani che vorrebbero fare la sua stessa professione?
Mi sento di dire questo: “Lavoro, lavoro, lavoro” dal motto del grande allenatore Vincent Lombardi, allenatore dei Green Bay Pakers “Work Work Work”. La grinta non deve mancare, bisogna lavorare molto e non aspettare perché “nessuno non ti regala mai niente”. È il lavoro più bello e interessante del mondo, è un viaggio potente e si diventa attori dedicando tutto se stessi totalmente. Le lingue sono importanti per che ormai la scena è internazionale.
Maurizio Lombardi: Biografia
Maurizio Lombardi nasce a Firenze e dalla toscana riceve tutta l’artigianalità artistica che lo affascina e influenza. È un artista poliedrico, la sua formazione artistica, cominciata dalla scuola, passa dai nomi di Ugo Chiti e Jordan Bayne.
Il suo spettacolo ruota attorno alle intelligenti capacità espressive, dove porta in scena qualsiasi tipo di personaggio: lo stile e la capacità emotiva vedono Maurizio Lombardi spaziare dal drammatico al comico, dal classico al moderno in autonomia e limpidezza.
Scrive, dirige e interpreta “Pugni di zolfo” monologo sulla tragica vicenda di un pugile siciliano d’inizio Novecento, tra sogni, paure e giochi per sfuggire alla morte e alla discesa nell’inferno della zolfara. Nella versione Inglese è selezionato al Festival di Edimburgo nel 2013, manifestazione internazionale più importante del teatro. Poi è dal regista drammaturgo Ugo Chiti e con Ivana Chubbuk insegnante di LA.
Attualmente segnaliamo il lavoro di Maurizio Lombardi nelle seguenti produzioni:
- “The Young Pope” diretto da Paolo Sorrentino – I primi due episodi della serie sono stati presentati il 3 settembre 2016 alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Maurizio Lombardi interpreta il Cardinale Mario Assente. - “Martino, dove sei?” con Piefrancesco Favino e Giuseppe Fiorello – Opera prima di Alessandro Pondi, le cui riprese sono da poco iniziate in Puglia dove proseguiranno tra Ginosa e Bari per poi trasferirsi a Roma.
- “Il ragazzo invisibile 2” di Gabriele Salvadores.
- “Metti una notte” diretto da Cosimo Messeri con Amanda Lear
- “L’Uomo Rondine” – Un monologo al maschile di e con Maurizio Lombardi, con lui sul palco il musicista Giuseppe Scarpato chitarrista di Edoardo Bennato.
- “The Pride” – dal 4/11 al 5/12 al Piccolo Teatro Strehler Milano
Maurizio Lombardi ha in lavorazione una pellicola cinematografica in uscita nel 2017.