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nomorewar, scultura
NoMorewar la nuova scultura di Dall'Olio

Dario Dall’Olio – NoMoreWar

Nomorewar: L’opera di pace assoluta

NOMOREWAR, così si chiama  l’opera del maestro Dario Dall’Olio sistemata sul punto più rilevante della provincia di Belluno, la cittadina di Ponte nelle Alpi, dove la storia ha visto personaggi, popoli e vicende susseguirsi una dopo l’altro rimanendo nei ricordi eterni. È stata scelta la nuova rotatoria del bivio con la statale d’Alemagna l’opportunità di collocare un simbolo a ricordo per le nuove generazioni. NOMOREWAR è il nome del grande monumento in metallo nella cui sintesi è raccolto il monito di “non più guerre”.

Nomorewar: basta guerre!

Il monumento artistico è un armonioso gioco di frattali e i frammenti espressi così incisivi nella percezione dei loro angoli appuntiti, sono in numero di diciotto, tale l’anno in cui finisce, a poco meno di un secolo da quel 1918 che sancisce finalmente la data della fine di una devastante guerra mondiale. Il massiccio disco sul quale son collocati è certamente il simbolo di una terra appoggiata a diverse elaborazioni di una piattaforma di sostegno lavorata accuratamente al plasma da moderni macchinari dell’Azienda Colle S.p.a. di Lentiai: “Abbiamo inteso dare un sostegno tangibile di materiali e lavorazione al progetto dell’artista Dario Dall’Olio proprio per il grande valore simbolico dell’opera e il luogo di collocazione di rilievo con i sui passaggi quotidiani di ventiquattromila mezzi al giorno.”

L’è fini la guera

Dall’Olio afferma che NOMOREWAR è un’opera che parte da un evento simbolo accaduto a Mel proprio i primi di novembre del 1918, in cui attraverso il passo di Praderadego, rientrava verso casa un gruppo di reduci dal Piave al grido “l’è finì la guera”. A tale esclamazione aderirono immediatamente gli Isotton, una famiglia che aveva a rischio della propria vita sotterrato l’anno prima la campana del vicino Castello di Zumelle, nascondendola alle mire di saccheggio degli austroungarici. Ricollocata prontamente, infatti, sull’alta torre del castello, riecheggiò festosa per giorni in una vallata che aveva sofferto la devastazione di un anno intero a seguito dell’occupazione dopo Caporetto.
Nel compimento dell’opera il lavoro è stato impegnativo, soprattutto dello smuovere tonnellate di metallo. L’apporto tecnico e logistico insieme al piacere di lavorare a questo progetto è stato dato dalla storica azienda dei F.lli De Prà di Ponte e come afferma Idalgo De Prà: “Abbiamo accolto con entusiasmo questa proposta artistica-intellettuale per la nostra cittadina che ci vede impegnati in prima persona nella fase di collocazione e l’idea di l’utilizzo per la realizzazione del basamento di enormi lastroni di pietra locale di Cugnan, provenienti dalla locale cava di Lastreghe, come ricordo delle possenti opere di fortificazioni e trincee sparse nel nostro territorio.
L’inaugurazione avverrà sabato 11 giugno, proprio alla fine dell’anno scolastico alle ore 12.30, e interverrà anche il grande artista Gino Silvestri, che dopo una vita intera trascorsa nel mondo artistico di Parigi, sarà presente con il lancio di una bianca colomba al cielo.

DARIO DALL’OLIO

Nato a Mel (BL) dove vive e opera con studio nell’antica casa di famiglia. Sviluppa fin da giovanissimo l’attitudine alle arti varie: pittura, scultura, fotografia. La sua vita non è solo arte, ma è anche un operatore culturale proponendo manifestazioni di rilievo, incontri, convegni nazionali e internazionali, insieme alla pubblicazione di libri.
E’ l’attuale direttore del comitato culturale MEL-ARTE. Ha proposto diverse mostre personali a Cortina d’Ampezzo, Asolo, Portofino, Belluno e Venezia. Ricordiamo le sue opere: Meridiana Equestre a Col de Venz (Mel), San Micèl a Conzago, Sine Labore Laboro a Castelvint, S.Hubertus al rifugio Re Mauro Forcella Cibiana. Dario Dall’Olio è anche l’autore del monumento equestre ‘AENETOJ‘ in granito più grande al mondo (Bullstones, Belluno).

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