Storia dell’impressionismo a Treviso
Nuovi e importanti appuntamenti culturali per gli amanti dell’arte. Dal prossimo 1 febbraio infatti, saranno messi in vendita online sul sito https://biglietto.lineadombra.it i primi 1.000 “biglietti aperti” per le nuove grandi mostre trevigiane, dalla tanto attesa “Storia dell’impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin” a “Tiziano Rubens Rembrandt. L’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento. Tre capolavori dalla Scottish National Gallery di Edimburgo” fino ad arrivare a “Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento”. Tutte a Treviso, la Museo di Santa Caterina, dal 29 ottobre 2016 al 17 aprile 2017. Un solo biglietto per le tre mostre di Linea d’ombra e la collezione permanente del Museo di Santa Caterina.
Biglietti “Salta Coda”
I biglietti messi in vendita online sono detti biglietti “aperti”, ovvero senza alcun vincolo di data e orario d’ingresso, e il loro possesso permetterà di accedere alle mostre saltando la coda.
Questo tipo di biglietto aperto lo si può anche regalare, accompagnando il pensiero con un messaggio personalizzato che verrà recapitato via mail.
Dopo questa “anteprima”, dall’11 aprile saranno aperte anche le prenotazioni per i gruppi, mentre dal 18 aprile, tramite sito e call center (0422-429999) di Linea d’ombra, apriranno le prenotazioni per tutti: privati, gruppi e scuole.
Collezioni da mezzo mondo
Saranno 120 le opere, quasi tutti dipinti, ma anche fotografie e incisioni a colori su legno, che serviranno per raccontare, come prima mai fatto in Italia, la Storia dell’impressionismo.
Saranno riunite opere straordinarie, – provenienti da musei e grandi collezione di mezzo mondo – da Marco Goldin a Treviso, nel Museo di Santa Caterina, dal 29 ottobre di quest’anno al 17 aprile 2017.
120 opere che documentano non solo quel mezzo secolo che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primissimi anni del Novecento, “ma anche – anticipa Goldin – quanto la pittura in Francia avesse prodotto, con l’avvento di Ingres a inizio Ottocento, nell’ambito di un classicismo che sfocerà, certamente con minore tensione creativa, nelle prove, per lo più accademiche, degli artisti del Salon.
Ma le diverse sezioni della mostra – nove in tutto – non saranno mondi a se stanti e indipendenti. La pittura accademica sarà spesso inserita quale contrappunto nelle sezioni stesse, così da far comprendere come il linguaggio nuovo dei giovani impressionisti, e prima di loro dei pittori della scuola naturalistica di Barbizon, vivesse nel tempo stesso del Salon. Non dunque un prima e un poi, ma un’esperienza storica che si esprime in parallelo, e simultaneamente, nelle strade di Parigi. Quel Salon al quale del resto, pur rifiutandone lo spirito di rievocazione e di conservazione, gli impressionisti ambivano a partecipare, essendo comunque il solo luogo che potesse garantire loro visibilità e fama.
Storia dell’impressionismo a Treviso
Ma in questa sorta di grande tavola sinottica di un’epoca, non sarà solo la pittura di Salon a essere messa in rapporto con l’impressionismo. Entreranno in gioco anche l’appena nata fotografia, soprattutto nell’ambito del paesaggio che rievoca Parigi, il mare o la foresta di Fontainebleau, luoghi comuni di indagine e ancora una volta puntualmente accanto ad alcuni dipinti, e poi le celeberrime incisioni a colori su legno di Hiroshige e Hokusai. Il tema dell’influenza della cultura giapponese sugli impressionisti, darà senso a una sezione specifica, con alcuni dei fogli più belli e più noti dei due grandi artisti, scelti quali riferimenti più attendibili. La mostra avrà quindi anche un suo lato di stringente carattere storico, tale da collocare le figure e le opere nel contesto dell’epoca. E con tutta l’evidenza possibile non sarà solo una sequenza di opere pur bellissime e di capolavori, ma giungerà al termine di tanti anni di analisi proprio da Goldin dedicate alla pittura francese del XIX secolo.
L’esposizione Storia dell’impressionismo a Treviso condurrà il visitatore a emozionarsi in un percorso tra capolavori che hanno segnato una delle maggiori rivoluzioni nella storia dell’arte di tutti i tempi. La qualità assoluta dei prestiti, i confronti che essa stimola, le suggestioni che catalizza fanno di questa mostra un’occasione unica di approfondimento e di scoperta di una bellezza profonda.