Pedemontana pordenonese – Itinerario paleontologico
Siamo nella pedemontana pordenonese, terra ricca di acqua, di bellezze paesaggistiche e di storia. In una soleggiata giornata di metà settembre ci siamo inerpicati da Polcenigo a Coltura e successivamente a Mezzomonte, paese di circa tremila abitanti che si trova a 479 m.s.l.m. Una passeggiata immersi tra le bellezze della natura alla scoperta di una parte poco conosciuta ma molto interessante del territorio pedemontano. Arrivati nel paese di Mezzomonte scopriamo che questi luoghi sono soggetti a ritrovamenti di fossili di età preistoriche. La zona interessata da queste scoperte è quella che va appunto da Mezzomonte fino a Prà del Biser.
L’affioramento di reperti fossiliferi visibili su tutta la zona rende Mezzomonte unico nel paesaggio locale in una terra singolare di importanza primaria dal punto di vista naturalistico e paleontologico. Questo territorio rappresenta una testimonianza unica della storia evolutiva di tutta la zona del Pian del Cansiglio e dell’altopiano di Piancavallo durante l’era Mesozoica, periodo storico che terminò con le grandi estinzioni di massa che comportarono anche la fine della supremazia dei grandi rettili.
Prima dell’orogenesi alpina, da cui ebbero poi origine le attuali Alpi, quando i dinosauri erano i dominatori assoluti della terra, tutto il territorio del Cansiglio – Cavallo, era una piattaforma carbonatica sommersa dal mare denominata Piattaforma Carbonatica Friulana.
La Pedemontana nel Giurassico
Nel Giurassico Superiore, ossia 160 milioni di anni fa, sui margini della suddetta piattaforma si verificarono le condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo di organismi costruttori che portarono alla formazione di un “complesso di scogliera” paragonabile come struttura all’attuale Grande Barriera Corallina australiana, che rappresentò l’evento di massimo sviluppo delle biocostruzioni a coralli. In tutta l’area del Cansiglio – Cavallo le uniche testimonianze fossili di questo complesso sono visibili sulle pareti rocciose lungo il taglio stradale prima di entrare nel paese di Mezzomonte e sono rappresentate da coralli, bivalvi, ricci di mare, spugne e altre forme viventi che si insediarono sulla scogliera o nelle zone limitrofe.
Durante il Cretacico
A partire dal Cretacico inferiore, ossia circa 145 milioni di anni fa, fino al Cretacico superiore, circa 66 milioni di anni fa, sulla piattaforma non si sviluppò più una scogliera in senso stretto ma, periodicamente e localmente, si formarono delle costruzioni organiche a banchi isolati costituite principalmente da conchiglie denominate “Rudiste”, ora completamente estinte.
In questo periodo si assiste ad un repentino fenomeno migratorio della piattaforma e delle strutture ad essa associate, prima verso occidente e poi verso oriente, dettato dalle continue fluttuazioni del livello marino, fenomeno che ha lasciato una sua testimonianza storica attraverso i numerosi reperti fossili visibili lungo gli affioramenti rocciosi sopra il paese di Mezzomonte. La dislocazione accessibile di tutti questi affioramenti fossili ha permesso l’ideazione di un percorso paleontologico a scopo didattico che cercherà di raccontare gli ambienti del passato e i loro colonizzatori.
Grazie all’Associazione Culturale CHIEI DAL LAMONT continueremo questo percorso nella storia di un territorio straordinariamente bello e sorprendente.