Partiamo – in continuità con ciò che abbiamo suggerito lo scorso anno – per “capovolgere il mondo” grazie a sguardi capaci di esplorare nuovi orizzonti, di immaginare possibilità altre.
Partiamo per non rimanere fermi dentro una crisi economica, morale ed interiore che coinvolge sogni, speranze, modi di vivere, prospettive di futuro.
Mettiamoci in cammino leggeri rinunciando a bagagli pesanti ed inutili per viaggiare ricchi delle cose e dei pensieri che ci servono davvero, che ci fanno sentire in armonia e coerenza con noi stessi e con la comunità.
Partiamo da noi senza attenderci che altri vengano ad indicarci il cammino, che le soluzioni arrivino da fuori. Al contrario, incominciamo da noi per cambiare quello che è attorno a noi. Partiamo da ciò che di buono, bello e giusto scopriamo grazie alle relazioni che viviamo quotidianamente, alle emozioni condivise, ai desideri che non si lasciano manipolare, agli scambi possibili fra diversi modi di vivere, di pensare e di amare.
In movimento a partire dai nostri limiti e dalle nostre fragilità per proteggerci da deliri di onnipotenza purtroppo così diffusi. A partire dai nostri sogni per non lasciarci andare a chiusure depressive. Senza dimenticare le diversità che arricchiscono, seppure talvolta sembrano complicare, il nostro territorio quotidiano, il mondo in cui viviamo.
Partiamo da noi, ma partiamo insieme, non da solitari frammentati. Compagnia di viaggiatori che individua un percorso generato da sogni messi in comune, in cui l’uno trasforma l’altro e si lascia trasformare, in cui le risorse dei piccoli che crescono incontrano l’esperienza degli anziani che seguitano a camminare.
Partiamo da noi, carovana di mondo, con l’entusiasmo di metterci per strada, con la meraviglia dell’andare, moltiplicando i passi e gli incontri. E ad ogni crocevia scopriamo il piacere condiviso di continuare a camminare.