Due guerre: Gradisca e Trent’anni
Dopo le guerre tra Principi e Imperatore a causa della riforma protestante, la Germania si era pacificata nel 1555 con la Pace di Augusta.
Grazie a questa pace i Principi erano diventati liberi di scegliere quale religione professare, mentre i sudditi dovevano seguire il credo dei loro signori.
Nonostante questo provvedimento, si formano due schieramenti: l’Unione protestante e la Lega Cattolica.
Ferdinando II di Asburgo
Tutto ciò cambia quando diventa Imperatore Ferdinando II di Asburgo. Il suo credo religioso vuole imporre la fede cattolica nei suoi domini. In questo periodo storico il Sacro Romano Impero era organizzato in circa quaranta piccoli principati comandati da principi indipendenti, ma sotto la guida dell’Imperatore.
Ogni principe sceglieva la religione che preferiva e i sudditi dovevano convertirsi a quel credo religioso. All’epoca esisteva un importante nodo politico rappresentato dalla Boemia che oggi è la Repubblica Ceca con capitale Praga.
Questo era un regno che apparteneva al Sacro Romano Impero, ma a maggioranza protestante, così nel 1618 si oppone alla religione cattolica.
Quando i rappresentanti imperiali arrivano a Praga per portare il messaggio dell’Imperatore Ferdinando II, i Boemi non lo accettano e rispondono buttando dalla finestra del castello di Praga i rappresentanti imperiali.
Con la Defenestrazione di Praga inizia la Guerra dei trent’anni.
Come si svolse la guerra
In ogni guerra chi partecipa decide da che parte stare e così inizialmente si formano due schieramenti: gli alleati con l’Austria e quindi con gli Asburgo e gli alleati della Boemia.
Gli Asburgo possono contare su nazioni cristiane quali Spagna e i cattolici tedeschi, mentre la parte protestante si schiera con la Boemia, quindi Danimarca, Svezia e Francia.
Le tempistiche di guerra però sono disomogenee:
Fase Uno – Boemia e Impero di Ferdinando II d’Asburgo si scontrano e vince l’Austria.
Fase Due – Ferdinando II galvanizzato dalla vittoria tenta di conquistare altre città protestanti e così entrano in guerra la Svezia e la Danimarca. Purtroppo però il re svedese muore dopo poco e la Svezia si ritira.
Fase Tre – Entra in guerra la Francia. Il ruolo francese non è religioso ma di dominio politico sull’Europa con l’intento di sconfiggere la Spagna e l’Impero Asburgico diventando così la nazione più potente.
Dopo trent’anni di guerra i partecipanti sono ormai stremati, così si sigla la Pace di Westfalia nel 1648.
Chi vince e chi perde
Vince la Francia perché ottiene l’Alsazia e prende il controllo sulla Savoia.
Perdono gli Asburgo, perché iniziano il declino, la Germania che rimane divisa in tre grandi zone, la Spagna, che nonostante mantenga i suoi territori, è oramai isolata e senza alleati forti e sta andando verso un declino economico e politico.
La Guerra di Gradisca
Nei programmi scolastici non è citata la Guerra di Gradisca. Un fatto che sconcerta il mondo politico e sociale prima della Guerra dei trent’anni quando la Repubblica di Venezia entra in guerra con l’Austria e la famiglia degli Asburgo.
La storia, anche se parla di azioni folli, è utile sia conosciuta, quando la cultura permette di non ripeterli.
Questi fatti sono citati in due libri interessanti: Una spia in laguna e La mano segreta di Zardo dello scrittore e storico Prof. Cristiano Meneghel.
Chi è appassionato di storia e vuole conoscere degli accadimenti importati ma tralasciati, ne consigliamo la lettura.