Radicchio di Chioggia
La campagna europea di comunicazione e promozione dei prodotti a marchio DOP e IGP continua l’attività e percorre quotidianamente il programma con l’aggiunta del messaggio: “L’Europa firma i prodotti dei suoi territori”.
La stagionalità in agricoltura è il motore dei raccolti, così il programma percorre tutte le attività d’informazione e promozione con l’obiettivo di informare e rilevare l’importanza dei marchi di qualità europei che garantiscono genuinità e provenienza certificata degli alimenti.
Con il mese di ottobre 2019 parte la comunicazione del Radicchio di Chioggia IGP, un prodotto con tante qualità discusse presso la sala convegni dell’Ortomercato di Chioggia, in località Brondolo con il tema: “Gli itinerari del radicchio di Chioggia IGP, il prodotto promuove il territorio, prospettive per arricchire e diversificare l’offerta turistica locale”, organizzato dal Consorzio di tutela Radicchio di Chioggia IGP.
Workshop
Il ramo dell’enogastronomia è il richiamo fondamentale nel consumo del Radicchio di Chioggia in una terra garantita dal turismo. I dati (Ispos – Enit 2017) confermano che un turista su due, arriva in Italia per assaggiare la nostra cucina, ma è anche prioritario per i turisti italiani, visto che il 63% ritengono importante la presenza di un’offerta legata al cibo per scegliere i propri viaggi.
L’enogastronomia aiuta, dunque, il ruolo che i prodotti a marchio hanno nel loro territorio di appartenenza e aumenta anche l’impegno dei Consorzi nel portare avanti progettualità che vanno dall’educazione alimentare alla valorizzazione delle vere eccellenze del mondo rurale.
Questo tipo di produzione si attesta come la migliore nella categoria green del “turismo lento”, un focus del workshop ha creato degli itinerari turistici all’interno dell’area di produzione del radicchio di Chioggia IGP, come elementi per accrescere l’informazione legata alla produzione e alla trasformazione del radicchio e come proposta per integrare l’offerta turistica della Laguna Sud e del Delta del Po Veneto.
La campagna è finanziata dall’Unione Europea e per la parte italiana dai Consorzi della Pera dell’Emilia-Romagna (capo fila del progetto), dell’Asparago Verde d’Altedo IGP, della Ciliegia di Vignola IGP, della Pesca e la Nettarina di Romagna IGP, dell’Insalata di Lusia IGP, del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP e del Radicchio di Chioggia IGP.